di Francesco Gori
Dopo tre tappe extraeuropee, la MotoGp 2014 torna nel vecchio continente per un classico del calendario, il gp di Jerez de la Frontera, in Spagna. Il vincitore è ancora Marc Marquez, per la quarta volta consecutiva in stagione, che precede nettamente sul traguardo un ottimo Valentino Rossi, secondo e in bagarre col campione del mondo nei primi tre giri. Una prestazione di livello che conferma la sintonia del Dottore col circuito spagnolo, e che respinge il ritorno di Daniel Pedrosa nel finale, terzo davanti a Jorge Lorenzo. Buon quinto posto per Andrea Dovizioso, seppur distante da Honda e Yamaha che hanno fatto gara a parte.
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PROVE. Dopo le trasferte in Qatar, Texas e Argentina, saranno i gran premi in Europa a consolidare o meno il dominio fin qui netto di Marquez. In terra di Spagna, nella prima sessione di libere è un altro spagnolo, come spesso accaduto quest’anno, a firmare il miglior tempo: Aleix Espargaro con la sua Open, spesso fulmine in prova, quanto inconsistente in gara. Alle sue spalle è una sinfonia iberica, con Lorenzo, Marquez e Pedrosa nell’ordine. Mentre l’Italia arranca tra la pioggia e un maggio autunnale, a Jerez, terra di deserti ed estati infinite, nel pomeriggio l’asfalto segna 50 gradi. Marquez segna il miglior tempo, ma dietro, ecco il solito Espargaro, e soprattutto Dovizioso e Rossi, non troppo lontani. Nella terza sessione da registrare invece lo spunto di Pedrosa, davanti a Lorenzo, Marquez e Valentino. In Q2 nessuna grande sorpresa, con la Ducati rappresentata dal solo Dovizioso, con Iannone 11°. Nella fase decisiva delle prove, Marc Marquez non fa sconti ed ottiene la quarta pole consecutiva, con il tempo record di 1.38.120 che abbatte il precedente primato stabilito da Lorenzo. Proprio Jorge è secondo, ma a ben quattro decimi, davanti a Pedrosa e Rossi. Quinto Aleix Espargaro, sesto Dovizioso.
GARA. C’è curiosità per vedere se Marquez, al 100° gp in carriera, riuscirà ad interrompere il tabù che non lo ha mai visto vincitore nell’amata Jerez. A Lorenzo, Pedrosa e Rossi (8 successi per lui su questa pista) il compito di impedirglielo.
Si parte con temperature ancora bollenti, e il consumo delle gomme sarà decisivo. Al via Dovizioso sorprende tutti, ma Marquez si riprende la prima posizione in staccata. Ottima partenza per Valentino Rossi, secondo, che decide subito di attaccare il n.93, infilandolo dopo poche curve, mentre Lorenzo supera Dovizioso. Risale anche Pedrosa. La lotta tra il campione del mondo e il Dottore è strepitosa, come in Qatar, i due si sorpassano e controsorpassano nei primi due giri, regalando uno spettacolo nello spettacolo, con Marc che si riporta davanti al tornantino e prova l’allungo.
Il passo della Honda è come sempre indiavolato, Valentino prova a tenere, con Lorenzo e Pedrosa che si mantengono in scia. La lotta è tra questi quattro, con un secondo gruppetto composto da Dovizioso, Espargaro e Smith, ben staccato dai primi. Iannone intanto scivola, e conferma un week end da dimenticare.
Il vantaggio di Marquez su Rossi aumenta inevitabilmente insieme al numero dei giri percorsi, mentre Lorenzo e Pedrosa si fanno sotto. La battaglia, ancora una volta, è solo per il secondo posto.
Dopo un leggero riavvicinamento, a metà gara Lorenzo perde contatto con Rossi, che si mantiene su buoni tempi, dietro al fenomeno imprendibile, già con 4 secondi abbondanti di vantaggio. A sette giri dal termine, Pedrosa sferra l’attacco su Lorenzo, ne sfrutta la scia e lo sorprende, mettendosi a caccia di Valentino, che monta gomme hard e prova a resistere al ritorno della Honda.
Eccellente la tenuta di Rossi negli ultimi giri che respinge il tentativo dello spagnolo e si aggiudica un buon secondo posto, come già accaduto in Qatar.
Finisce così, nel dominio assoluto dell’imbattibile Marquez che fa poker e mette a distanza Rossi, Pedrosa e Lorenzo nell’ordine. Quest’anno il pilota di Cervera non ha davvero rivali.
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