A circa tre minuti dal termine della decisiva ed ultima prova libera combinata del GP di Catalunya, Michele mette a segno un tempo di 1’42.970 e per solo 1,5 decimi di secondo vede sfumare la possibilità di accedere direttamente alle Q2.
Rimane per gran parte della prima sessione di qualifiche tra i due piloti qualificati alla Q2, determinato a passare il turno e guadagnare posizioni importanti per la griglia di partenza. Nel finale però non riesce ad essere abbastanza incisivo e sullo scadere del tempo perde una posizione, dovendosi così accontentare della quinta fila.
Michele Pirro – Ignite Pramac Racing Team
“Purtroppo non siamo riusciti a sfruttare tutto il potenziale della moto, ho fatto fatica ma forse è anche la prima volta che incontriamo queste temperature dall’inizio del campionato. Questa mattina eravamo ad un secondo dal primo miglior tempo mentre nel pomeriggio il gap è aumentato considerevolmente. Dunque direi che oltre alla pista, certo non delle più semplici, anche la mancanza di grip e le alte temperature dell’asfalto giocano un ruolo importante. La moto continua ad avere i problemi di movimenti e pompaggi sul posteriore, e se anche il grip cala tutto diventa più difficile. In merito ai setting abbiamo cercato di sfruttare nuovamente quanto ottenuto al Mugello ma ancora una volta senza riscontri positivi. E’ strano però un tale cambiamento da una pista all’altra ed anche rispetto a questa mattina. Ero andato abbastanza bene e speravo che lavorandoci un po’ avremmo ottenuto di più. Ora non ci resta che scegliere il miglior setting per domani e decidere quale gomma utilizzare, anche se con il discorso del pompaggio sarebbe meglio la morbida, perché quando si innesca non si ferma fino a quando la moto non torna dritta. Vediamo cosa possiamo fare per ottenere comunque un risultato soddisfacente in gara.”
Ben Spies – Ignite Pramac Racing Team
“Prima di tutto vorrei ringraziare per gli auguri di pronta guarigione che ricevo giornalmente. Guardare da casa le prove libere e le qualifiche è strano ed interessante, però è difficile giudicare le scelte. Da qui sembra che la gomma dura sia un po’ più lenta rispetto alla morbida su questa pista, ed è curioso notare come alcuni piloti abbiamo provato setup misti in vista della gara di domenica, ed anche oggi non tutti abbiano montato la stessa mescola. Sono contento per Nicky e Dovi perché hanno ottenuto fin da ieri una buona posizione e sono riusciti a chiudere un po’ di più il gap dai primi. Oggi Andrea (Dovizioso) mi è parso molto costante sulla scelta del pneumatico più duro che gli ha permesso di mantenere un buon passo. E cosa dire di Hayden, ha usato come Marquez la mescola morbida e, wow, che giro! Complimenti anche a Iannone che ha ottenuto la sua miglior qualifica dell’anno. Questo direi che è di buon auspicio per la Ducati per la gara di domani.”