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Motor Bike Expo 2014: Bike Hospital e Motor Bike Expo festeggiano vent'anni

Da Motonews24 @Motonews24

Bike Hospital Suzuki DR 650 scrambler

L’officina di Reggio Emilia Bike Hospital di Maurizio Mussini e Nicola Baschieri festeggia a Verona un traguardo importante: vent’anni di attività. Maurizio infatti già nel 1992 iniziava a lavorare sulle moto all’interno di un casolare di campagna in località Masone., ma fu solo nel 1994 che aprì ufficialmente la sua attività col nome di Bike Hospital, dapprima supportato dai soci Davide e Matteo e oggi da Nicola. L’anno seguente partecipò alla prima edizione del Chopper & Custom Show organizzato da Paola Somma e Francesco Agnoletto, portando a casa il premio della best in show con la sua Death Cab , più nota come Giallone, costruita utilizzando una Honda CB 750 F.

I successivi anni furono tutti caratterizzati da altri successi, testimoniati dai riconoscimenti avuti nei bike show, delle sue moto: Redfly, Doctor Chopper, Bobber’99, Norton Triton 750, Barfly, Carlito’s II, BHS 1374, Chopper ELK, son solo alcuni dei nomi delle sue creazioni a due ruote. In questi anni Maurizio di strada ne ha fatta molta, una strada non sempre facile e segnata anche da un grave incidente in moto che lo tenne lontano dalla sua attività per due anni. Fu in quel periodo, nella seconda metà degli anni Novanta, che in suo aiuto arrivò Davide, un ragazzo di Fogliano alle prime armi ma con tanta voglia di imparare.

In quel periodo le moto custom avevano un grosso numero di estimatori in Italia e presto si aggiunse in officina anche Matteo, nel 1997. L’anno seguente l’azienda si trasferì in una nuova sede più vicina a Reggio Emilia, mentre Davide fu costretto ad abbandonare l’officina per motivi personali. Già nei primi anni del nuovo millennio, Bike Hospital si era guadagnata un’ottima fama tra gli appassionati, aprendo così nuove possibilità di lavoro.

La strada da percorrere sembrava ormai tutta in discesa ma ancora una volta un incidente in moto si portò via questa volta un amico, prima che un prezioso collaboratore, come Matteo. Non fu facile per Maurizio ricominciare senza Matteo ma ancora una volta arrivò in suo aiuto un prezioso collaboratore, Nicola, a tutt’oggi al suo fianco in officina, con il quale Maurizio riuscì a intraprendere nuove sfide.

1993_Bike Hospital__Death cab
Maurizio dal canto suo oggi è in grado di costruire numerose componenti della moto, dai serbatoi ai comandi, fino ai telai, e le sue idee ricevono tuttora ottimi consensi dai biker di tutta Europa. Maurizio inoltre da alcuni anni ricopre la carica di vicepresidente della Federazione Italiana Customizer fondata da Fabrizio Favre.

Gli ultimi riconoscimenti in ordine di tempo come customizzatore gli sono arrivati durante l’ultima edizione di Rombo di Tuono, nella categoria Chopper del KICK (Campionato Italiano Costruttori Kustom), dove ha conquistato un terzo posto con il chopper Rogue, mentre nell’edizione 2011 ha portato a casa il titolo di Best in Show con la Alien, un chopper spinto da un bicilindrico S&S di 2.400 cc e pneumatico posteriore da 330 mm di larghezza.

In tutti questi anni non ha mai mancato un appuntamento con l’evento custom italiano per eccellenza. Per commemorare un ventennio di successi, Maurizio porterà in fiera la sua prima moto, ma anche alcune novità: il chopper Mik con motore S&S 1600, telaio softail, forcella springer e molti particolari artigianali, due cafe racer su basi Honda, un CB 750 Four del ’71 e un Bol D’Or del ’81, e infine una scrambler su base Honda CB 450 k5 del ’72 e un flat tracker su meccanica Yamaha XT 350.


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