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Mougins: la Provenza dell’ultimo Picasso

Creato il 23 novembre 2013 da Luoghidautoreblog

picassoMougins, a pochi chilometri da Cannes, è un piccolo borgo medievale, tranquillo e dal fascino intatto: una passeggiata per le vie di questo piccolo centro fra gallerie e atelier, caffè all’aperto, botteghe e laboratori d’arte, aiuta a comprendere perché Picasso abbia voluto scegliere questi luoghi per trascorrere l’ultimo periodo della sua vita.  Aveva subìto il fascino del borgo già negli anni trenta quando vi si stabilì con casa e atelier, invitando e coinvolgendo altri suoi amici artisti, ma nel 1961 lo scelse come sua dimora definitiva sino al 1973, anno della sua morte, all’età di 92 anni.

Il periodo trascorso a Mougins fu particolarmente intenso anche da un punto di vista artistico. Anni fa, nel 2007, presso  il prestigioso museo Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf  la mostra “Picasso – Malen gegen die Zeit” (Picasso – dipingere contro il tempo) voleva evidenziare le opere e la vitalità dell’anziano Picasso proprio negli anni trascorsi a Mougins. Le sue tele erano cariche di furore ed erotismo quasi a voler contrastare l’avvicinarsi della morte. La moglie Jaqueline che gli fu accanto sino alla fine e che Picasso chiamava affettuosamente “la spagnola” fu la sua Musa e rappresentò per l’artista un ritorno alle origini. Se non fosse stato per il regime franchista probabilmente Picasso sarebbe tornato alla sua Malaga, ma a Mougins riuscì a trovare l’ambiente ideale per proseguire nella sperimentazione, la luce influenzò le sue scelte cromatiche e si dedicò soprattutto ai temi del tempo, dell’amore e della pittura. Risale per esempio al 1963 l’opera Il Pittore e la modella in cui analizzando il rapporto che intercorre tra modella e artista è il cavalletto a rappresentare la separazione fra questi due mondi così lontani. Con il suo sperimentare, la velocità delle pennellate e i colori in acceso e forte contrasto vogliono rappresentare quella forza e vitalità interiori che Picasso avvertiva dentro sé come se tutto fosse ancora da costruire e compiere, del resto l’artista aveva dichiarato: «Tutto ciò che ho fatto è solo il primo passo di un lungo cammino. Si tratta unicamente di un processo preliminare che dovrà svilupparsi molto più tardi».


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