A Montmartre sopravvivono due mulini, che furono immortalati dai pittori Pierre-Auguste Renoir e Vincent van Gogh , Il luogo divenne famoso appunto perché assiduamente frequentato e riprodotto da molti grandi pittori .
La famiglia Debray acquistò due mulini nel 1809 per la produzione di farina, costruiti nel 1717.
Ma sono stati anche usati per pressurizzare il raccolto o macinare materiali necessari per la produzione, si salvarono dalla distruzione nel 1915.
Nel 1924, il proprietario ha spostato i mulini a vento all’angolo delle vie Lepic e Girardon.
Essi furono restaurati nel 1978, i mulini sono stati classificati come monumento dal 1939.
Alla fine delle guerre napoleoniche, nel 1814, durante l’assedio di Parigi molti uomini persero la vita difendendo il mulino a vento contro i cosacchi; il mugnaio è stato ucciso e inchiodato alle ali del mulino a vento.
Durante la guerra Franco-Prussiana Montmartre è stata attaccata da 20.000 soldati prussiani.
Durante l’assedio, Pierre-Charles Debray è stato ucciso e inchiodato alle ali del mulino a vento.
Una fossa per quelli uccisi durante l’assedio fu fatta a pochi passi dal Moulin de la Galette.
Il mulino è stato trasformato in una guinguette dal figlio del Mugnaio ucciso durante l’assedio di Parigi nel 1814.
Il nome corrente del Moulin de la Galette si basa su galette, un piccolo pane marrone che producevano i mugnai Debray, che possedevano il mulino nel XIX secolo, realizzati e venduti con un bicchiere di latte.
Il gustoso pane divenne così popolare che in seguito divenne il nome di mulino a vento.
Nel 1830, hanno sostituito il latte con il vino (soprattutto il vino locale di Montmartre) e il mulino a vento è diventato un cabaret.
I parigini hanno fatto la loro strada a Montmartre per godere “i piaceri semplici” della campagna con un bicchiere di vino, il pane appena sfornato e una terrazza con la vista di Parigi e la Senna sotto.
Nel 1833, uno del Debrays ha deciso di aprire uno spazio per ballare, dedicato alla greca Musa Tersicore.
Metro: 2 e 12 Pigalle
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