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moumoon – No Night Land

Creato il 24 febbraio 2012 da Ickopowah @ickopowah

moumoon – No Night Land

CD only cover

3° album per il gruppo, ad un anno di distanza dal secondo album. Anticipato da 2 soli singoli di discreto successo e da nessun mini album il disco si compone di 10 canzoni, senza intro e altro. No Night Land debutta ad un’ottima 9° posizione e vende in due settimane poco meno di 16.000 copie.

L’inizio del disco è veramente delle peggiori, infatti la disimpegnata e anonima Chu Chu ci si presenta davanti. Una canzone veramente fastidiosa, ma allegra e frizzante grazie anche alla voce sempre molto piacevole della cantante. A seguire troviamo la frizzante e upbeat Yes/ No Continue?. Una traccia pepata, particolare da ascoltare grazie i “beat” della base che si legano perfettamente con le chitarre . La voce di YUKA è infantile in alcuni pezzi, ma non fastidiosa. Jet Coaster si presenta invece con una bella base di chitarre e batteria, segno di cambiamento rispetto ai primi due pezzi. Una traccia bella da ascoltare sul momento, ma che realmente non rimane molto in mente, se non per il fatto di essere la canzone pop/rock del disco. La seguente canzone, Butterfly Effect, ricorda molto il disco precedente grazie a questi suoni un po’ leggeri e morbidi. La voce di YUKA è veramente perfetta anche in questa traccia, nonostante non si tratti di una canzone memorabile. Uta wo Utau invece si presenta come una ballata, molto dolce e rilassata. La base sinceramente non mi ha entusiasmato nemmeno un po’ dal primo ascolto è l’ho trovata un po’ debole rispetto alle ballate proposte in precedenza. Degna di nota è come sempre la performance vocale. Più equilibrata è invece la retrò I found love., che con questo sound jazz molto rilassante e caldo è sicuramente la traccia migliore del disco. La voce di YUKA è fantastica e si immedesima perfettamente nell’atmosfera del genere e del brano. Un cambio completo con Tomodachi/Koibito che offre una allegra canzone estiva molto solare, ma anche troppo simile a Sunshine Girl, cosa che sinceramente non mi va molto giù. Vocalmente non è male, ma non mi entusiasma troppo questa performance vocale, così come la canzone. Bon Appetit invece si presenta con questo sound definito da synths e famiglia bella, che nel complesso non sono male, specialmente dal punto di vista del ritmo. Quello che mi infastidisce della canzone è la voce di YUKA che non è interamente pulita, ma coperta da sintetizzatori e altre bazze varie. Ultima traccia prima della chiusura del disco è We Go, già nota dai tempi del secondo album come intro. Questa versione “extended”  non mi dispiace, ma forse era meglio come intro dato che la lunghezza della traccia la rende un po’ noiosa. Ma niente male comunque, anche perché è molto dolce e morbida sia vocalmente che musicalmente. A chiudere l’ascolto ci pensa good night (live studio recording). Una canzone che qui non ci si trova molto bene, perché essendo originale del primo mini album del gruppo come sound non ci azzecca niente. Ma è sempre piacevole ascoltare una così bella canzone, così naturale e spontanea.

Un disco che non mi ha entusiasmato molto, che mi ha lasciato l’amaro in bocca per la scarsità di pezzi. Sinceramente potevano aspettare per far uscire un album, e magari dare spazio ad un EP come è successo per gli altri due lavori. Alcune canzoni sono veramente pessime, altre gradevoli, ma nessuna tocca vertici alti.

Voto: 6+



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