Magazine Cinema

Movie 43

Creato il 04 maggio 2013 da Ildormiglione @ildormiglione

Movie 43Negli anni ’70 andavano di moda i film corali composti più che altro da piccoli cortometraggi che si intersecano come piccoli pezzi di un puzzle. Negli ultimi anni esperimenti di questo tipo sono ritrovabili in pellicole come “Coffee and sigarettes” di Jim Jarmush (in questo caso il regista è unico e compone diversi piccoli cortometraggi con un cast corale), o come “Paris, je t’aime” e “New York, I love you“, entrambi diretti da un collettivo di registi. Ci prova anche “Movie 43“, fortemente sponsorizzato da Peter Farrely, regista anche di un paio di corti all’interno del film, che assieme al fratello Bob è autore di cult della comicità americana come “Tutti pazzi per Mary“, “Scemo & più scemo” e “Lo spaccacuori“. E’ quindi facile intuire come “Movie 43” sia una pellicola impregnata dello stile comico dei Farrely, che si fonda sulla comicità immediata delle allusioni sessuali, dei gesti quotidiani molto enfatizzati, dello slapstick (è la comicità che si basa sul linguaggio del corpo ndr), del modo di prendere in giro disabilità e malformazioni. E “Movie 43” è pieno di tutto questo.

Partendo dalla trama, si può dire che un gruppo di ragazzi, nel tentativo di fare un pesce d’aprile, si ritrova a ricercare in rete un presunto film segretissimo, dal titolo appunto “Movie 43“, che in realtà altro non è che un pretesto per fare uno scherzo, ma che si rivelerà molto più reale di quanto pensassero. E durante la ricerca si imbattono in questa serie di “movie 43” vietati e nascosti, che sono appunto i vari cortometraggi. Ed allora si aprono le danze con un uomo, che ha i testicoli sulla gola (Hugh Jackman), impegnato in un appuntamento al buio con una imbarazzata ragazza (Kate Winslet), per poi passare a storie di vario genere che vedranno protagonisti una coppia di genitori psicopatici (Liev Schreiber e Naomi Watts); due ragazzi alle prese con uno gnomo (Johnny Knoxwille e Seann William Scott nei panni dei ragazzi e Gerard Butler nei panni dello scorbutico gnomo);  un uomo e una donna (Halle Berry) alle  prese con uno stravagante “obbligo o verità”; Batman e Robin alle prese con altri supereroi durante uno speed date (Jason Sudeikis e Justin Long sono rispettivamente Batman e Robin, Kristen Bell è Supergirl e Uma Thurman è una Lois Lane stalkerata da Superman); una coppia di fidanzati alle prese con il “panty poop”, che preferisco non spiegare di cosa si tratta (Anna Faris è la ragazza che vuole tentare questo orrendo esperimento); una coppia piuttosto passionale all’interno di un supermarket (Emma Stone e Kieran Culkin); un uomo d’affari che ha inventato “iBabe”, un lettore mp3 che ha le sembianze reali di una donna nuda ma che crea diversi problemi per il posizionamento di una ventola (Richard Gere è l’inventore di iBabe); una ragazza alle prese con le sue prime mestruazioni durante un incontro con il fidanzatino (Chloë Grace Moretz è la sfortunata neo donna); la prima squadra di giocatori neri di basket caricata negli spogliatoi dalle parole dell’allenatore (Terrence Howard); un gatto animato che è innamorato del proprio padrone ed è geloso della sua fidanzata che vorrebbe cacciarlo. Un elenco infinito di situazioni comiche, alcune divertenti, altre davvero stupide, un paio persino raccapriccianti. Probabilmente bisognerebbe dare un voto ed esprimere un giudizio su ogni episodio, dato che c’è una diversità marcata tra i corti, non solo a livello di linguaggio cinematografico, ma anche e soprattutto di stile, scrittura e tecniche. Trovandolo un lavoro alquanto spoileristico, diciamo in generale che in questa pellicola collettiva è possibile apprezzare alcuni momenti di ilarità (molto molto simpatico ad esempio è l’episodio dei supereroi allo speed date) tipicamente americana, che comunque non va disdegnata a prescindere. Ovviamente a farla da padrone in questo caso, e non c’è bisogno di sottolinearlo, non sono le storie, nè tantomeno i registi, molti dei quali agli esordi e si spera che smettano qui, bensì un cast eccezionale che crea sorpresa nello spettatore ancor prima della gag comica. Ad esempio vedere il re di “The Jackass” (Knoxwille) e Stifler di “American Pie” (S.W.Scoot), ossia due cult della demenza geniale, alle prese con un Gerard Butler trasformato in gnomo per l’occasione, non può che esaltare lo spettatore portandolo alla risata. Come del resto vedere Richard Gere, l’idolo di tante generazioni, alle prese con l’iBabe, o Halle Barry alle prese con un guacamole preparato con il seno, è un qualcosa che rimarrà sicuramente impresso per la sua stranezza, essendo abituati a vedere questi attori in ben altri ruoli e film. Detto ciò è questa l’unica cosa che va detta di questo stranissimo film collettivo, perchè la comicità potrà piacere o meno, ci saranno corti che faranno ridere ed altri meno, però sicuramente vi rimarrà ben saldo in testa Hugh Jackman con i testicoli sulla gola.

Ps. Molto divertente tra l’altro è la pubblicità dei tampax, assolutamente imperdibile.

Voto 6/10 (è più che altro un 6 politico poichè sarebbe più consono dare un voto ad ogni episodio)



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :