[Movie Review] Snowpiercer
Creato il 19 marzo 2016 da Lafenicebook
@LaFeniceBook
Buon pomeriggio cari Lettori! La settimana scorsa ho visto Snowpiercer, un film del 2013 che avevo in lista da una vita, oggi ne parliamo.
2031. Dopo il fallimento di un esperimento per contrastare il riscaldamento globale, una vera e propria Era Glaciale stermina tutti gli abitanti del pianeta. Gli unici sopravvissuti sono i viaggiatori che hanno lottato con tutte le loro forze per procurarsi un biglietto ed aggiudicarsi un posto a bordo dello Snowpiercer, un treno ad alta velocità che fa il giro del mondo e che trae energia da un motore in moto perpetuo. Questo treno è l’unico mezzo che garantisce la sopravvivenza, diventando un microcosmo di società umana diviso in classi sociali: i più poveri stipati nelle ultime carrozze; i più ricchi nei lussuosi vagoni anteriori. La difficile convivenza ed i delicati equilibri tra classi non potranno che sfociare inevitabilmente verso lotte e rivoluzioni.
Snowpiercer mi aveva attirato sin dal primo trailer ma, complici i tanti impegni e le tante (troppe!) serie tv che seguo, non ero ancora riuscita a vederlo. Il film è tratto da un fumetto francese "Le Transperceneige", l'azione si svolge tutta sul treno che trasporta quello che è rimasto dell'umanità dopo una terribile glaciazione che ha distrutto il mondo.
Il treno è diviso in vari settori, ma non tutti i passeggeri godono degli stessi privilegi, anzi i passeggeri dell'ultimo vagone vengono praticamente trattati alla stregua di schiavi. Proprio per questo il protagonista della storia, Curtis, decide di dare inizio ad una ribellione che li porterà alla testa della Locomotiva.
Ho trovato Snowpiercer visivamente bellissimo, alcune scene sono davvero stupende e lasciano lo spettatore a bocca aperta. Bellissime le atmosfere, claustrofobiche e scure quelle del treno contrapposte al bianco abbacinante del mondo esterno.Ho apprezzato l'idea alla base del romanzo, una distopia particolare, una società organizzata in vagoni. La lotta per la conquista di una posizione migliore, la voglia di riscattarsi e di liberarsi da quella che è in realtà una vera dittatura, mi ha fatto pensare ai grandi romanzi distopici come 1984 di Orwell.
Il film è abbastanza lungo e denso di avvenimenti, personalmente non mi sono affatto annoiata, anzi ho apprezzato molto l'evoluzione della storia e il percorso che porta i ribelli a percorrere l'intero treno fino ad arrivare alla locomotiva dove cercheranno di prendere il comando di quello che è l'ultimo baluardo della società umana.
Il regista, Bong Joon-ho, è stato sicuramente bravissimo nel dare il giusto equilibrio alla pellicola, l'alternanza tra scene d'azione e momenti di riflessione è perfetta!
Per quanto riguarda i personaggi devo dire che gli attori scelti per interpretarli hanno fatto tutti un ottimo lavoro. Curtis è interpretato da Chris Evans, che tutti consideriamo ormai il nostro Captain America. In questo film Evans sveste i panni del super eroe e mostra tutta la sua bravura. Curtis è un personaggio tormentato e Evans è riuscito a interpretarlo egregiamente, dando al personaggio un'umanità che colpisce.
Vanno menzionati anche Octavia Spencer nei panni di una ribelle, John Hurt e Ed Harris nei panni di Gilliam e Wilford, e infine una talentuosissima e quasi irriconoscibile Tilda Swinton la cui magistrale interpretazione sarà sicuramente ricordata a lungo.
Un bell'esempio di distopia che offre momenti di profonda riflessione sul futuro del mondo e sulla natura umana, cupa disperazione contrapposta ad una flebile ma pur sempre presente speranza. Un film particolare che mi sento di consigliarvi!
Buona visione! Alla prossima!
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