Il Movimento Cinque Stelle attacca sulla legge elettorale. Le tre proposte del segretario del Pd Renzi vengono definite tutte illegittime, per una diversa serie di motivi. Il Movimento Cinque Stelle sottolinea come andare al voto seguendo le indicazioni della Consulta, che ha eliminato il Porcellum, con un sistema proporzionale ritoccato, “non sarebbe un granché, ma almeno è legittimo”.
Il Movimento Cinque Stelle ha sottolineato come tutte e tre le proposte di legge elettorale fatte da Renzi siano “chiaramente incostituzionali”: il sistema spagnolo lo sarebbe perché garantirebbe un sistema “fortemente distorsivo”, con un 25% di voti che potrebbe garantire la maggioranza assoluta. Ma anche la modifica del Mattarellum, corretto con un premio di maggioranza, è considerata istituzionale, sempre per il fatto che potrebbe garantire una maggioranza assoluta di seggi a una compagine che otterrebbe circa il 25% dei voti.
Anche sulla terza proposta il commento del Movimento Cinque Stelle è lapidario: il proporzionale con doppio turno di coalizione è incostituzionale. Anche in questo caso la cosiddetta “legge dei sindaci” proposta da Renzi potrebbe garantire ad un partito minoritario, risultato il più votato al secondo turno, un premio di maggioranza considerato “irragionevole” rispetto ai voti presi e quindi all’effettiva rappresentanza.
Ma è polemica proprio con il Partito Democratico, con il deputato Dario Ginefra che respinge le accuse al mittente e segnala come si vedano “in giro troppi atteggiamenti rinunciatari da parte di colleghi che sembrano trasformare le osservazioni del giudice della costituzionalità in prescrizioni da seguire pedissequamente per disegnare la nuova legge. Spetta invece alla maggioranza proporre un testo di riforma sul quale verificare, successivamente, la disponibilità e il gradimento delle opposizioni”.