Dovremmo fare una raccolta firme, organizzarci con una bella campagna di comunicazione, una pubblicità progresso, una settimana internazionale per diffondere il messaggio: DONNE NON SIATE SCHIAVE DEL FERRO DA STIRO!
Perchè nel 2011 ci sono ancora vittime di questa pratica retrograda? Donne che non di sentono realizzate finchè non finiscono di stirare l'ultimo calzino della montagna di roba da stirare?
Occorre un movimento di emancipazione. Per un mondo più pulito (quanta energia consuma un ferro da stiro?), per una donna più libera, con più tempo da dedicare a se stessa e ai propri cari.
Parlo di donne perchè gli uomini in questo ci hanno già superato, loro non sanno neanche come si accende un ferro da stiro.
Capisco che non ci si possa liberare del ferro da stiro da un giorno all'altro e che certi capi di abbigliamento, come le camicie, debbano essere stirate per forza.
Però si può iniziare a piccoli passi, lasciando perdere fazzoletti, calzini, mutande e tutte le cose che facilmente si stirano indossandole!
Imparare la sapiente arte dello stendere per evitare le pieghe (usare gli appendini, usare il meno possibile le mollette o metterle in punti "strategici" per evitare pieghe in vista).
Una volta asciutti (meglio se non proprio secchi) i capi si posso stirare con le mani (provare per credere!), si piegano poi accuratamente e si mettono in pila uno sopra l'altro in modo che anche il peso favorisca un naturale processo di stiraggio.
Conviene sempre leggere le istruzioni della propria lavatrice per vedere se esiste un programma o una funzione apposta ANTI PIEGA.
Donne con la dipendenza dal ferro da stiro, sappiate che non siete sole: io nel tunnel non ci sono mai entrata, ma posso aiutarvi ad uscirne, se volete altri consigli sono qui!