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Mr Gwyn di Alessandro Baricco, romanzo con al centro un mistero: come ha fatto a piacere a qualcuno.

Creato il 11 aprile 2012 da Cuoredilattice @cuoredilattice

Mr Gwyn di Alessandro Baricco, romanzo con al centro un mistero: come ha fatto a piacere a qualcuno.

Dopo MrGwyn ho realizzato che Baricco può uscire senza rimorso dalla mia libreria con allegato un biglietto d’avvertimento per i posteri: “NO”

Analizziamo brevemente il contenuto (e mi limito a quello) del libello insulso:

Scrittore brillante (ogni riferimento autobiografico è puramente casuale) decide di smettere di scrivere. Voi direte perché. Non si sa. D’altronde i personaggi baricchiani sono troppo oltre, troppo fighi per dare spiegazioni che i comuni mortali non comprenderebbero. Seguono pagine in cui questo tizio fa delle cose assolutamente casuali che non portano a nulla.

Finalmente l’epifania (dopo 40 pagine era anche ora). Farà il copista. Eh? Anzi no. Farà ritratti. Ah, bene un bel corso di pittura. No. Lui scriverà ritratti. Alessà, mi stai prendendo per il culo? No, no. Sarà una cosa elegante. Toh. Lo metto pure in corsivo così la gente crede che ci sia un significato recondito, profondissimo, evocativo e qualche altro aggettivo a caso. Funziona, funziona!

Un lavoro unico, originalissimo ma soprattutto elegante. Voi direte, cazzo ci sarà di così elegante? Innanzi tutto, lo scritt…ehm..il copista arreda lo studio in cui farà i ritratti. Passaggio fondamentale del libro per cui se ne vanno pagine e pagine senza che si pensi mai a quei poveri alberelli delle foreste che staranno pensando di certo: ma che male ho fatto! In ordine, Jasper Gwyn commissiona: lampadine per cui Alessandruccio ha impiegato qualcosa come 30 pagine di questo libro, ammorbandoci con le sue descrizioni soporifere e fataliste, per poi concludere il tutto con l’ aggettivo (indovinate quale) elegante. Ma anche infantile. In corsivo, mi raccomando. Seguono tappeti costosissimi e mobilucci da borghesotto anche se Alessandro continua a credere che questa roba sia sofisticata,elegante (ci mancherebbe altro) e poetica.Ma di questo lavoro manco l’ombra di una descrizione. A parte, ovviamente, dirci quanto è elegante e inquietante (il tizio fissa per giorni interi gente nuda che si fa pagare per essere fissata) di questi ritratti scritti non si legge manco una riga. Direte voi, ci sarà qualcos’altro di interessante nella trama? No.

La storiella continua senza che ci sia nulla ad incoraggiare il povero lettore ormai sfiancato da questo diario segreto piuttosto odioso, dato l’ego smisurato del protagonista ma poi…la svolta. Finalmente, il mistero di cui si accenna nella quarta di copertina si fa avanti. Cosa succederà mai? Un cazzo. Ma come? No, giuro, niente. Me lo immagino come è andata. “Ora come lo concludo questo libro urendo? Facciamo che, massìdai, facciamo che il protagonista sparisce così oltre alle solite cazzate sui miei personaggi folli, sognatori,affascinanti e melodrammatici nella quarta di copertina possiamo buttare giù anche un mistero misteriosissimo!”

Ah, Alessà, l’unico mistero è come tu possa aver pubblicato una schifezza simile ed esserne uscito illeso.



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