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Mr. Milk – Calls & Letters

Creato il 01 agosto 2012 da Carusopascoski

Mr. Milk ha il nome inglese ma la carta d’identità italiana. Ma oltre al nome, l’ispirazione inglese ritorna nella scelta del cantato in inglese e dell’ispirazione medesima. Siamo infatti, pur partendo da Eboli, in provincia di Salerno, nei territori della campagna tra Londra e Birmingham che tanto fu casa, cara ed anche amara, di Nik Drake, che se fino a pochi anni era “misconosciuto cantautore inglese” oggi è diventato forse il più chiaro riferimento per una intera generazione di cantautori che amano l’odore della pioggia e delle cose perdute. Oltre a ciò, Mr. Milk ha il dono di donarci tutta la morbida intimità che ogni suo lamento vibra sperduto.
In Italia, a portarci in questi luoghi musicanti ci aveva già pensato Bob Corn, a cui il nostro assomiglia pure per un bel gioco del destino e soprattutto per una comune incuria delle rispettive barbe, folte e burbere tanto piccole e fragilissime sono le loro canzoni.
“Calls and Letters” gioca con le corde un appassionato soliloquio crepuscolare ed elegantissimo, nel solco della ferita in cui si cerca e si trova riparo, quando si ha il dono di saper godere del dolore componendo al contempo elogi del nesso tra due stati dell’Io opposti, che però sono costanti in chi sa di avere dietro a sé un “Black Eyed Dog” tanto sotto i propri piedi una bellissima “Way To Blue” su cui scivolare senza contare i passi, lieti per lo spazio di ogni canzone di camminare a testa bassa su un così splendido percorso.
Qualcuno dall’alto avrò di che sorridere della fortuna che hanno avuto alcuni propri versi (“And now we rise/ We are everywhere”) e di questi quattro incantevoli minuti.


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