Oggi su BudoBlog ti segnalo caldamente il libro “Muay Thai – l’ultimo sigillo” dell’amico lettore e scrittore Christian Emanuele Lenzi.
Ecco per te la trama di quest’interessante e originale romanzo marziale:
Il piccolo Jack e la madre si trovano in Thailandia quando la madre muore improvvisamente.
A prendersi cura del bambino sarà Chan, un grande Maestro di Muay Thai, che amerà Jack come un figlio, iniziandolo anche ai segreti di questa antica arte di combattimento. I due si perderanno a causa di un altro tragico evento per poi ritrovarsi dopo molti anni quando Chan salverà nuovamente Jack, ma questa volta dai suoi demoni interiori e da persone senza scrupoli che hanno sfruttato il suo talento nel Muay Thai e quello di altri ragazzi come lui, divenuti carne da macello per il business delle scommesse truccate.
Grazie a Chan, il giovane ritroverà la forza e l’equilibrio necessari per ritrovare se stesso e per affrontare il combattimento più importante della sua vita.
La continua trasformazione dello Yin nello Yang, della calma in azione, il confronto tra un’antica conoscenza orientale – che contempla il libero susseguirsi degli eventi – e il mondo occidentale, che sembra voler sempre controllare tutto e tutti fanno da sfondo a questo avvincente romanzo dove niente è in realtà ciò che sembra.
Una storia che non manca di colpi di scena, ma soprattutto un affascinante viaggio alla scoperta del mondo della meditazione e delle filosofie orientali.
Il libro è in vendita su IBS , Amazon e nelle migliori librerie.
Note sull’autore
Christian Emanuele Lenzi è nato a Firenze il 13 dicembre 1975. Ha cominciato lo studio delle discipline orientali a soli dieci anni muovendo i primi passi sul tatami con la pratica del Judo per poi passare allo studio del Taekwondo. Pratica questa arte per qualche anno fino a quando anche nel nostro paese cominciano a fiorire le prime scuole di Muay Thai.
Affascinato dalla completezza di quest’arte thailandese che si distingue dalle altre per l’utilizzo in combattimento dei gomiti e delle ginocchia, inizia così un lungo percorso che lo porterà negli anni ad intraprendere lui stesso la strada dell’insegnamento. Consapevole che il combattimento rappresenta soltanto una parte di quella che è la filosofia orientale, si dedica anche allo studio dello Yoga e della meditazione.
La sua instancabile ricerca nell’ambito di queste discipline lo porterà fino in Ladakh, una remota regione dell’Himalaya indiano dove, intraprendendo un viaggio in completa solitudine, avrà modo di conoscere una realtà fino ad allora trasmessagli da altri. In parallelo a tutto questo si diploma presso la scuola di Agopuntura di Firenze in Riflessologia estendendo così il proprio campo di studi anche alla medicina tradizionale cinese.
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