Difficile ricominciare a parlare di dolci, considerati i picchi raggiunti dalla glicemia nei giorni passati in compagnia di babbo natale! Però se partiamo da materie prime che arrivano dal mercato dei contadini, usiamo una farina un po’ integrale, preferiamo lo zucchero di canna a quello bianco, magari mettiamo d’accordo gola e coscienza, realizzando un dolcetto simil-camilla, tanto osannata dallo spagnoleggiante fattore del candido mulino, ma sicuramente più sano, adatto anche a chi è intollerante al lattosio!
100 gr frutta secca tritata ( mandorle, nocciole…)
300 gr di carote grattugiate
150 gr olio di semi di arachide
200 gr zucchero di canna
2 uova
200 gr di farina semi integrale
mezza bustina di lievito chimico
50 gr farina di mandorle
scorza di arancia non trattata grattugiata
un po’ di liquore all’arancia
mandorle a lamelle
mescolare bene con una frusta elettrica olio e zucchero, poi aggiungere, continuando a frustare, le uova. Setacciare la farina insieme al lievito, aggiungere al composto liquido nell’ordine: la frutta secca tritata, le carote, gli aromi e infine le farine, lavorando poco l’impasto con un cucchiaio.
Mettere in teglia da muffin (io ho scelto di fare i jarcake, si conservano meglio!), decorare con le lamelle di mandorla e infornare a 180° per 25/30 minuti