Mujeres al borde de un ataque de nervios - Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Creato il 11 febbraio 2012 da Robydick
1988, Pedro Almodóvar.
Nel 1988 un regista di talento arrivava alla sua consacrazione, il suo nome è Pedro Almodòvar. Quello che oggi viene osannato come uno dei massimi esponenti del cinema iberico, dirigeva forse il suo film più maturo non tralasciando il suo lato sopra le righe e  abbandonando per una volta quella trasgressione che lo aveva reso celebre, dirigendo un film scritto apposta per la sua musa Carmen Maura, che è protagonista assoluta della pellicola.
Un sincero omaggio alle donne, al loro mondo, e soprattutto ai rapporti tra i sessi, in cui questo film è il perno centrale. Protagonista è Pepa, che rimasta incinta, deve dare la notizia ad Ivan, il suo compagno, ma per uno strano motivo non riesce a trovarlo, crede che abbia ricominciato a vedere la moglie, ma si sbaglia, alla fine capirà che in mezzo c’è ancora un'altra donna. In tutto questo ambaradan, deve fare i conti con un amica inseguita dalla polizia, perché il suo ragazzo ha dato ospitalità ad una banda di terroristi islamici, - che a proposito è sparito pure lui -  e credono che sia implicata anche lei nella faccenda, poi c’è il figlio di Ivan, che vuole affittare la casa di Pepa con la sua ragazza, che per tutto il film rimane svenuta, tra tentativi di suicidio dell’amica, l’arrivo della moglie di Ivan, che  lo crede accanto a Pepa, ricerche di entrambe per capire cosa stia succedendo, e che mostrerà in seguito quanto sia fuori di testa, Pepa si ritrova dentro tutto questo casino, mentre Ivan, ha appena preso la decisione di mollarle tutte e due… come si dice tra le due litiganti il terzo gode, e Pepa si ritrova davvero sull’orlo di una crisi di nervi, perché l’unica che usa la testa è proprio lei, mentre gli altri l’hanno persa completamente.
Pedro è qui al suo meglio, si rivela già con questo film, il talento fresco, ironico, del grande maestro spagnolo, che alla proiezione al Festival di Venezia è stato applauditissimo, e ci credo, il film è una parodia sui rapporti tra uomo e donna, ma scritta così bene e recitata altrettanto bene da un cast eccezionale in cui spiccano Carmen Maura, un giovanissimo Antonio Banderas e Rossy de Palma. Una pellicola intelligente e spiritosa, che conquista, perché è volutamente una commedia che racconta le donne e la superficialità dei rapporti con gli uomini. Alla fine sono sempre le donne a doversi addossare sempre tutto, mentre gli uomini nella maggioranza dei casi scappano o cercano di allontanarsi dai loro affetti, ai loro impegni verso le loro compagne.
In sostanza, un ritratto lucido e spietato sulla complessità dell’amore, sulla gelosia, sull’inseguire i proprio affetti, per poi accorgersi che l’unica persona su cui puoi contare sei soltanto tu e Pedro per una volta, spogliandosi, riesce a dirigere in maniera spigliata e magistrale un piccolo film che segna il primo passo verso il cammino che lo avrebbe reso il più famoso regista spagnolo dai tempi del grande Bunuel, di cui è un grandissimo ammiratore.
Una commedia che si ispira alle commedie americane ma che insostanza se ne allontana per avere una sua identità, un identità che solo un grande regista riesce a donare, facendone un mix tra citazioni e omaggi al grande cinema classico di cui Pedro Almodòvar è un cultore riconosciuto.
CAPOLAVORO.
ArwenLynch










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