Il giudice di pace annulla i verbali notificati in serie al proprietario dell’autovettura che era transitato più volte nella ztl per accompagnare la madre malata sprovvisto di autorizzazione. Con un solo ricorso annullati stop a 46 verbali
È rilevante ai fini dell’invalidità dell’accertamento lo stato di necessità dimostrato al conducente del veicolo per le patologie della stretta congiunta
Con la sentenza 250/13, pubblicata dal Giudice di Pace di Padova sono stati annullati i verbali notificati in serie al proprietario dell’autovettura che aveva transitato sprovvisto di autorizzazione nella ztl per accompagnare la madre malata. Per il giudice onorario la patologia di cui è affetta la stretta congiunta del trasgressore gli consente di ottenere l’annullamento di ben quarantasei verbali opposizioni con una sola opposizione.
Tutte multe contestate dalla locale polizia municipale per la violazione dell’articolo 7, comma 14, del codice della strada. Ma l’automobilista presenta un unico ricorso corredandolo della documentazione medica da cui si evince che la madre è affetta da una patologia che non le consente di compiere tragitti a piedi, e da questo assunto scaturisce la necessità di trasportarla in auto nelle immediate vicinanze dall’abitazione. Peraltro, nel periodo in cui viene sanzionato a raffica, la conducente accompagna la madre dal padre ricoverato presso un centro di assistenza: per il giudice si evince uno stato di necessità tale da “scriminare” il trasgressore, stante anche la «buona fede» di costei.
Nel caso in questione, peraltro, rileva Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, risulta giuridicamente assai rilevante che nonostante l’eccezione dell’amministrazione comunale di Padova dell’impossibilità di impugnare con una sola opposizione ex articolo 22 della legge 689/81 tutti i verbali contestatile, il giudice abbia applicato i principi dell’orientamento costante della giurisprudenza di legittimità in materia che ha ritenuto più volte ammissibile la proposizione di un’unica opposizione da parte dell’ingiunto contro una molteplicità di atti irrogativi di sanzioni amministrative per violazioni della stessa disposizioni di legge.