L’esercito ucraino continua a dare prova di viltà e di disumanità. Ieri è stata bombardata Makeevka, grande centro a pochi chilometri da Donetsk. Gli ordigni hanno colpito un quartiere residenziale, quello dove vivono i miei parenti. Un asilo è stato distrutto e tutto quello che c’era intorno. Ci sono parecchi morti, bambini, donne e uomini i quali stanno subendo questa guerra ingiusta e criminale da parte di una banda di oligarchi che vuole togliere di mezzo la popolazione russofona del Paese. Che sia in atto una pulizia etnica è fuori di dubbio. Chi si accanirebbe sulle abitazioni e sui luoghi pubblici, dove è certo di fare stragi, se non avesse in mente di liberarsi delle minoranze che ostacolano il suo progetto di omogeneità identitaria e di purezza razziale? Una vergogna senza fine che ha trovato il consenso e il supporto dell’Unione Europea. Gli Usa, che sono i veri responsabili del colpo di stato a Kiev, si affidano costantemente, senza alcuna remora, ai peggiori delinquenti del posto per raggiungere i loro obiettivi. Ovunque vanno si accordano con sanguinari e lestofanti per affermare il loro predominio e mettere le mani sul bottino. Al costo di tante vittime innocenti. La nazione che crede di essere depositaria di un destino manifesto distrugge il futuro alle generazioni degli altri popoli che, per sventura, si trovano sulla sua strada. L’America produce retorica democratica e l’esporta a suon di bombe in ogni angolo del pianeta. Se non usasse la forza nessuno comprerebbe simile merce avariata, simbolo della sua decadenza culturale. Sentire con le proprie orecchie la paura e le lacrime di chi si trova sotto i cannoneggiamenti è un colpo al cuore. Alcuni tra loro cercheranno di fuggire per salvarsi la vita. Molti altri, che non sanno dove andare, conteranno i giorni sotto le esplosioni sperando che non tocchi a loro di entrare nella truce contabilità dell’eccidio. Ma lasciatemi esprimere tutto il mio disprezzo per i giornalisti vermiciattoli di casa nostra, per questi esteti del falso che si fanno una carriera tra pose d’occasione e servizi di bocca e di culo ai prepotenti che li pagano. Ieri, due di questi lombrichi capaci solo di strisciare e di scrivere con la saliva hanno pubblicato due articoli fotocopia, su quotidiani distinti ma non distanti per menzogne e falsificazioni della realtà. Sembravano davvero stesi dalla stessa mano bugiarda e dispensatrice di fandonie. Entrambi si riforniscono dallo stesso spacciatore di notizie e possiamo intuire di chi si tratta. Uno era su Il Fatto Quotidiano e l’altro era sul Corriere. Giornali che incarnerebbero posizioni antitetiche in politica interna ma che in realtà sono solidali sulle vicende principali legate alla politica estera, dove tutti prendono ordini dagli americani. Questo è il grado di autonomia della nostra stampa: inesistente. Non citeremo gli autori per non impastarci la bocca di merda. Nessun rispetto per tali viscidi lombrichi che strisciano e non alzano mai la testa. Entrambi, facendo riferimento al convoglio di profughi sterminati dalla Guardia Nazionale nel Donbass, hanno affermato che sarebbe stato difficile individuare i veri responsabili del massacro tra accuse e controaccuse delle parti e che, comunque, riportando fonti ucraine, la colonna dei fuggitivi potrebbe essere stata centrata dai Grad dei separatisti. Basta l’insinuazione per seppellire l’evidenza. Sono mesi che i soldati di Kiev distruggono palazzi e perseguitano i cittadini nelle loro case, che sparano sulle ambulanze con i feriti e sulle macchine delle famiglie che provano ad uscire dai luoghi del conflitto. Tutti quanti abbiamo visto i filmati. Ma per questi due autentici idioti, per questi due luridi infami senza un briciolo di coscienza, per questi due miseri propagandisti del piffero l’errore potrebbe essere delle milizie. Non c’è nessuno sbaglio, è tutto scientificamente organizzato per sbarazzarsi di 8 milioni di russi, come auspicato dalla Timoshenko, intercettata nei mesi precedenti, dai servizi segreti del Cremlino. Potevate aspettarvi altro da questi due spregevolissimi vigliacchi che sono stati capaci di negare il pogrom di Odessa? Non si urti nessuno per questo sfogo e per il linguaggio sgarbato. Oggi è un giorno di collera e di sdegno. Segno che siamo vivi e liberi da condizionamenti. Non si può dire lo stesso per i due parassiti di sopra portati al guinzaglio da editori e padroni. Loro sono pieni di libertà senza scampo e di democrazia che si cambia in bei dollaroni
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