Muore la sera
Muore la sera
di risate e bicchieri mezzi pieni
a disegnare cerchi imperfetti
stretti tra le mani dalle unghie smaltate,
i bracciali sgargianti, sonanti.
Si scivola.
Fuori il ghiaccio
dentro
uno spazio immenso.
Il vuoto lasciato dai geni rimossi
uno a uno
da soli, per essere veri
per non essere loro.
Brucia ed è solo acero,
è solo la pelle strinata dal freddo e
affondano i piedi instabili su tacchi troppo alti
Intorno è il bianco,
una notte,
un capriccio.