Muore valentina ok, icona indelebile: non ti dimenticheremo mai!

Cari amici lettori,

iniziare un post come questo non è facile, credetemi. Ho appreso questa notizia all'improvviso e non vi nascondo che ho pregato affinchè fosse la solita bufala diffusa via social network. Valentina Adorato (questo il suo vero cognome), che tutti conoscevano come Valentina "OK" si è spenta, ad una settimana dal giorno in cui avrebbe compiuto 46 anni, vittima di un cancro al fegato fulminante che l'ha divorata senza che il mondo potesse salutarla dignitosamente.

E' uscita di scena silenziosamente, quasi nascondendo quel male che pian piano la stava consumando; secondo alcune indiscrezioni pare non fosse del tutto a conoscenza di quella orrenda verità, verità che in breve tempo ha impazzato su internet.

Lei, cantante napoletana di successo, icona indiscussa della comunità glbt, famoso fu il brano "ragazzo gay" che incise alla fine degli anni '90, un inno di gloria per tutti i giovani omosessuali. Era molto apprezzata dal pubblico, anche per le sue numerose partecipazioni nelle tv nazionali. Ricordiamo le performance al Maurizio Costanzo Show, Gente sull'Orso di una Crisi di Nervi con Valeria Benatti su La 7 e varie trasmissioni rai condotte dall'eclettica Serena Dandini. Persino il regista statunitense John Turturro rimase colpito dalla sua estrosità e la volle a tutti i costi nel film musicale "Passione", accanto a Rosario Fiorello, Enzo Gragnaniello, Pietra Montecorvino, Eugenio Bennato, Gennaro Cosmo Parlato, Massimo Ranieri, Lina Sastri e tanti altri, dove Valentina si cimentava in una indimenticabile  "I' te vurria vasà".

Valentina era trans, una trans forte e pronta a tutto pur di far valere il proprio talento e le proprie capacità. Ebbe il coraggio, in un epoca dove la tv (locale, sottolineo) era ancora bigotta, di imporre la sua sessualità non curandosi del giudizio altrui.

Perfetto fu l'intuito che la portò ben presto ad essere amata e apprezzata da tutti, soprattutto dai bambini.

Ho davvero tanti ricordi, siamo stati grandi amici e non potevo evitare di dedicarle un articolo...

"Ho sentito di essere donna sempre. E non l'ho mai nascosto dall'età di tredici anni. Sono stata fortunata perché ho avuto dei genitori splendidi, ed anche dei fratelli e delle sorelle che mi hanno accettata e voluta bene. Nella famiglia ho sempre trovato appoggio e sostegno". Queste le parole di una sua recente intervista.

Un'immagine solare, serena, divertente e sicura di se.

Nota da ricordare: girando sul web ho letto alcuni articoli (di importanti quotidiani) piuttosto inadeguati, come se Valentina si "vergognasse" della malattia: nulla di tutto ciò, mi spiace che ancora una volta si debbano creare notizie false su un episodio così triste e vicino alla nostra quotidianità... Che la riservatezza fosse diventato un reato non lo sapevo ancora.. Mah!

Scusate se mi sono permesso, ma era doveroso precisare.

Senza alcun dubbio notizia tragica per tutto il mondo dello spettacolo che l'aveva amata. L'attrice Rosalia Porcaro l'aveva trasformata in Natasha sia a Convenscion in Rai che al Chiambretti Night con Piero Chiambretti a Mediaset, ma a renderla veramente pop era stato quell'errore di sintassi nella sua canzone cult. «Ok ok, l'appuntamento vale per le sei sarei una pazza se non ci verrei». Non si dimenticano altresì collaborazioni di prestigio con Leopoldo Mastelloni e Marco Zurzolo.

A me invece fa piacere ricordarla così: radiosa, sensuale, trasgressiva al punto giusto, pungente, complicata, simpatica, a volte piacevolmente antipatica e sempre col sorriso sulle labbra; una donna (avevo smesso di definirla trans già da tempo) con tanta voglia di AMARE e di farsi AMARE!

Con tanto affetto, Armando Sanchez