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Murambi(Rwanda) /Qualcosa che non può essere dimenticato mai/ Reading da"Mentre il mondo sta a guardare"

Creato il 18 dicembre 2011 da Marianna06

A Murambi è come se tutto fosse rimasto pietrificato all'indomani della strage per una sorta di devastante maleficio. Solo il tempo e il clima africano hanno continuato a lavorare negli anni, riducendo i corpi a un immenso ossario , visibile a chiunque voglia visitarlo.Scheletri di bambini rannicchiati accanto a quelli dei genitori,crani ed ossa che recano il taglio netto del machete,brandelli di vestiti.Secondo le intenzioni dei ruandesi, l'esposizione dei cadaveri servirebbe da deterrente per scoraggiare future simili tragedie.L'impressione, però, è diversa.Quelle spoglie private della pietà estrema della sepoltura trasmettono soltanto un assoluto senso di disperazione.Sono capaci di sconvolgere anche le menti più ciniche, ma non vi lasciano nulla di buono.La coscienza si rivolta davanti ad una tale devastazione di esseri umani.

La vista di quell'orrore così imponente e aggressivo, accompagnato da un odore pesante, lo stesso odore della morte,rappresenta una delle esperienze più devastanti che ho vissuto.In quelle stanze mi sono sentita strappare via dal mio mondo, lo stesso che era rimasto a guardare senza fare nulla, per evitare o, almeno, diminuire la portata di quella tragica caduta dell'umanità. Ma per finire dove? In quel baratro di morte ogni speranza di un futuro sembrava impossibile.Tra quelle stanze non si erano perdute soltanto le centinaia e centinaia di uomini, donne, bambini che vi erano stati uccisi, ma tutti noi.Era un'enorme spaventosa fossa comune morale da dove era difficile rialzarsi.Guardando quello strazio ho pensato che neppure la terra si era aperta per accogliere quelle povere spoglie, senza nomi e senza lacrime. Mi sono sentita nuda e vuota, e per la prima volta completamente inutile.Che cosa avremmo potuto mai  fare, ormai, per tutte quelle vittime innocenti?Nulla.Non avrebbero tratto alcun vantaggio dal nostro lavoro. ( estratto dal libro "Mentre il mondo sta a guardare" di Silvana Arbia-giudice del TPIR ,Tribunale Internazionale per il Rwanda,ad Arusha, dal 2000 al 2008)

ndr.

Alcune cifre, di certo  parziali, delle vittime del Genocidio del Rwanda( aprile '94) e relative solo ad alcune città.In quanto la cifra complessiva del numero dei morti ammazzati in quella atroce circostanza,per altro  preannunciata da quasi analoghi eventi di morte precedenti, a partire dal 1959,  tra tutsi  sopratutto e anche hutu moderati, si aggira intorno al milione di persone.

Muganza : 26.700 /Ndora :25.500 /  Ngoma :25.000 / Nyakizu :20.917 /Runynya :40.000 / Gishamvu : 16.718 / Ntyazo :11.000 / Muyira :8.000 / Muyanga: 8.000 / Nyabisindu : 7.500 /Rusatira : 6.500/ Kibgayi : 6.000 / Maraba :5.000 / Mugusa:  3.500/ Nyaruhengeri :3.000 / Kigembe : 2.500.

 

A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Murambi-kigali_memorial_centre_rwanda-856-632


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