Murdoch dà il via ad una “nuova” Sky

Creato il 14 novembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

È ufficiale, da mercoledì 12 novembre l’Europa si è unificata tutta intorno ad un unico colosso della tv. Nasce la “nuova” Sky. Di origine australiana, Rupert Murdoch si è espanso principalmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti, per poi approdare in quasi tutto il mondo. Il suo gruppo editoriale vanta numeri sorprendenti: raggiunge circa 4,7 miliardi di persone, ovvero i 3 quarti della popolazione mondiale.

A Murdoch si deve la recente fusione, appena completata, da parte della britannica BSkyB (della quale egli detiene il maggior numero di azioni attraverso la 21st Century Fox) del 100% di Sky Italia e dell’89,7% di Sky Deutschland. Nasce il primo operatore di pay tv europea, con attività integrate in cinque Paesi (Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Austria e Italia) e un totale di 20 milioni di abbonati, 31.000 dipendenti dislocati in 30 sedi principali e un budget di 5,7 miliardi di euro per la programmazione.

Ma cosa cambierà nel panorama Europeo? L’azzardo delle “tre Sky” punta in alto. Innanzitutto si mirerà alle sinergie industriali che fino ad oggi, diciamolo, le società non hanno utilizzato (più che altro per ragioni logistiche). Grazie alla recente fusione, si potrà accontentare un pubblico sempre più esigente che vuole tutto e subito: dai decoder HD e Multivision, alle nuove funzioni per vedere un film o Sky Go. Si prospetta dunque una migliore offerta per i telespettatori, in quanto un operatore più grande ha una maggiore forza nell’accaparrarsi nuovi diritti, che siano essi sportivi, cinematografici, televisivi o di altro genere.

Per quanto riguarda l’Italia, la nuova Sky, potrebbe dare un’enorme svolta al settore delle produzioni televisive. Pensiamo alla serie tv “Gomorra” (prodotta da Sky Italia e venduta in oltre 70 Paesi) che è l’esempio lampante di chi pensa che proprio per via televisiva ci possa essere una rinascita delle fiction italiane; non è un caso che il nuovo soggetto dovrebbe avere circa 6 miliardi di euro da investire ogni anno per la programmazione. Sempre sul fronte delle serie televisive tutte “Made in Italy”, ci sono delle produzioni al debutto: “1992”, una serie composta da 10 episodi che racconta le vicende di Mani Pulite, ideata e interpretata da Stefano Accorsi; Diabolik, firmata dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti; e ancora di premio Oscar si parla per quanto riguarda la terza e ultima serie “Il Papa Giovane”, composta da otto episodi tutti eccezionalmente diretti da Paolo Sorrentino.
Grandi nomi, grandi soggetti, grandi novità in casa Sky.

di Sara Megliola

Tags:Rupert Murdoch,serie tv,sky,Sorrentino

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