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Muro contro Muro

Creato il 13 gennaio 2012 da Nonzittitelarte

Muro contro MuroOggi il consiglio di amministrazione sul caso Di Benedetto
In cartellone c’è lo sciopero Sit-in dei lavoratori: salta il concerto di Bressan
Oramai è muro contro muro. Dopo lo slittamento del consiglio di amministrazione di mercoledì, i lavoratori del Teatro Lirico confermano lo sciopero di oggi.

Decisione che ha due conseguenze: la cancellazione del concerto dell’orchestra e del coro diretti da Filippo Maria Bressan in programma alle 20,30 e, soprattutto, una forte pressione verso il consiglio di amministrazione, che si riunisce alle 13, dopo il rinvio di mercoledì per la mancanza di due componenti: Antonello Arru (presidente della Fondazione Banco di Sardegna) e il consigliere regionale Felicetto Contu (Udc). «È una vergogna che nonostante si sapesse della mobilitazione dal 30 dicembre il cda abbia deciso di far slittare l’importante riunione di mercoledì, che avrebbe anche salvato lo spettacolo», spiega il corista Massimiliano Cecalotti, al termine dell’assemblea dei lavoratori di ieri, e annuncia per oggi «un sit-in in concomitanza con la riunione del cda».
LE RAGIONI DELLA PROTESTA I lavoratori della struttura di via Sant’Alenixedda avevano indetto cinque giornate di sciopero il 30 dicembre scorso. La prima oggi. Nel documento con cui annunciavano la sospensione dal lavoro chiedevano la rimozione dell’attuale sovrintendente Gennaro Di Benedetto e che venissero mantenuti gli attuali livelli di stipendio per i dipendenti del Teatro. Argomenti all’ordine del giorno nel cda in di mercoledì, rimandato per l’assenza dei due consiglieri, a cui non è arrivata la comunicazione della riunione. «Anche questo la dice lunga», continua Cecalotti, componente per l’Usb delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, elette la settimana scorsa. «Si sapeva da fine dicembre di questa riunione e hanno mandato la comunicazione ufficiale solo a un paio di giorni dall’incontro. Ovvio che qualcuno poteva avere già impegni». Visto il rinvio, i circa duecento musicisti, coristi, tecnici e amministrativi che ieri si sono riuniti nella platea di via Sant’Alenixedda, hanno confermato lo sciopero e hanno annunciato un sit-in, «con striscioni e bandiere», fuori dal Teatro. Tutti i sindacati e i lavoratori del Lirico ritengono «che il ritardo nell’attivarsi da parte del cda per produrre risposte ai lavoratori, sia indice di colpevole disinteresse o di incomprensibili strategie nei confronti degli stessi e dell’affezionato pubblico che il Teatro continua ad avere».
IL CASO DI BENEDETTO In ogni caso nel consiglio di amministrazione in programma alle 13 tutti i nodi verranno al pettine e nessuno potrà sfuggire alle proprie responsabilità. In discussione ci sono le strategie per risanare un debito di circa 25 milioni di euro e il piano industriale proposto dal sovrintendente Gennaro Di Benedetto. E sarà proprio su quest’ultimo che la discussione rischia di impantanarsi. Infatti i lavoratori chiedono come conditio sine qua non per evitare manifestazioni e scioperi a raffica, proprio di esautorare Di Benedetto e di mantenere inalterati gli stipendi. «La vertenza dei lavoratori è finalizzata a produrre più spettacoli e non richiedere aumenti di retribuzione», sottolineano i dipendenti. E in ogni caso non si tratta di una questione personale con Di Benedetto: «Giova ricordare – specificano – che i lavoratori denunciano questa difficile condizione da ormai due anni, durante i quali è cambiato il sovrintendente ma non la composizione del cda, se non in minima parte, e che Di Benedetto è espressione quindi della stessa politica che governa, da parecchi anni, il Teatro».
IL CONCERTO Visto la conferma dello sciopero, la direzione del Lirico ha deciso di non far salire sul podio Filippo Maria Bressan (che sostituisce l’indisposto Hubert Soudant), che dirigerà l’orchestra domani alle 19, come da programma. «La Direzione si riserva di sostituire il concerto comunicandolo agli abbonati e agli spettatori muniti di biglietto, con largo preavviso. Qualora non si potesse essere presenti alla nuova serata, si avrà diritto a chiedere il rimborso della quota di di abbonamento o del biglietto».

In cartellone, oggi, rimane solo lo sciopero.

Unione Sarda
Mario Gottardi

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