La Pasqua è una festa farlocca: niente ferie, giusto un lunedì buttato lì, poca festa. Quest'anno forse anche meno del solito, visto il tempo schifoso.
Però di cose belle ce ne sono state:
- fantasticare su una storia francamente mal scritta, francamente banale e sconclusionata, ma che evidentemente solletica il mio lato adolescente
- organizzare un piccolo giro di shopping con un'amica, con sosta al Peach Pit
- cercare pattern che mi diano spunti per fare una cosa simile a una già fatta, ma non uguale (se no mi rompo)
- i miei bambini che mi chiedono di leggere un libro comprato per Halloween e che di settimana in settimana torna in auge
- cominciare la settimana sapendo che è quasi finita
- giocare coi bottoni
- lavorare un meraviglioso filato 50% cotone 50% soia, di un colore così bello che quasi quasi lo terrei per me
- ricevere cioccolatini
- la pizza taleggio e gorgonzola, nonostante le conseguenze
- scegliere le uova di Pasqua per i miei figli e per le nipotine di un'amica
- riprendere una storia vecchia, con l'idea di farne qualcosa di nuovo e interessante
- un buonissimo yogurt fatto col nostro latte (ma non da Luca)
- una giornata da dedicare a ciò che non abbiamo mai tempo di fare
- vedere un'amica lontana e una con cui non c'è mai tempo/occasione, e stare benissimo nonostante un annuncio inquietante
- conoscere persone nuove e interessanti
- tricottare a letto, con la Quarta vicina
- 3 giorni passati nel calore di un posto che non è la nostra casa né la nostra famiglia, ma scalda il cuore nonostante il tempo orrendo
- innamorarsi di una casa abbandonata
- un pranzo gustoso e ricercato, da cui trarre molti spunti per il futuro, in un ristorante dall'atmosfera piacevole e colorata
- scoprire nuovi luoghi in una valle splendida, che dovrebbe essere valorizzata anziché vandalizzata da progetti assurdi (vi prego, firmate la petizione)
- propagandare con successo l'uso della coppetta mestruale
- coinvolgere mio marito in un giro assurdo, e arrivare al posto che stavamo cercando usando un po' di memoria e tanto culo
- coccolare le nostre gatte, offese per la nostra assenza
- trovare finalmente il tempo di scrivere la rubrica di fumetti per Zebuk
- fare tante foto, appena esce un po' di sole