“La primavera entra nelle nostre case
con l’allegria e il profumo di tante preziose bulbose, piccoli assaggi di risveglio della natura.
Vasi diligentemente allineati o romanticamente sparsi vicino alle finestre, ospitano bulbi in varietà, per grandi e piccoli spazi, con infiorescenze scelte in accordo con i colori dell’ arredamento o in casuale combinazione. Uno sbocciare tanto atteso che spesso si consuma nel giro di pochi giorni ma che riempie di bellezza e freschezza i nostri nidi.
Tra i più robusti e resistenti alle malattie e ai parassiti, preferiti per la piccola taglia e la prolungata fioritura declinata nelle sfumature del blu, del celeste, rosa, bianco o giallo, sono i muscari.
Il nome di questa bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee, dal latino ‘muscus’, si lega al ricordo del profumo muschiato emanato da alcune sue varietà. Tra le tante, Muscari neglectum, il più diffuso allo stato spontaneo, Muscari comosum forse più conosciuto con il nome volgare di lampascione, largamente utilizzato, soprattutto nel sud Italia, come prelibatezza culinaria piuttosto che apprezzato i suoi fiori. Molto decorativa la cultivar di Muscari Armeniacum “Valerie Finnis” usata per la nostra decorazione, si distingue per il delicato colore celeste porcellana dei suoi fiori.
![muscari di primavera muscari cut](http://m2.paperblog.com/i/224/2241140/muscari-di-primavera-L-TuptGF.jpeg)
I bulbi di muscari si prestano ad essere coltivati in vaso in un miscuglio di buona terra, torba e sabbia, su un fondo drenante preparato con argilla espansa. Il vaso potrà essere conservato in casa e posto in zona molto luminosa, per il breve periodo che ci fa godere della fioritura che a seconda della specie, sarà presente a partire dal mese di febbraio fino a maggio per le varietà più tardive. Bagnare moderatamente e da inizio primavera per aumentarne la vigoria è possibile fornire un calibrato apporto di concime liquido specifico per piante fiorite.
I muscari si riproducono da seme, o più facilmente per divisione dei bulbi che generano numerosa figliolanza. I nuovi bulbilli, a fine autunno possono essere staccati dal bulbo madre e piantati singolarmente alla profondità di circa 8 cm, spaziandoli di circa 10 cm in piena terra o più ravvicinati in vaso. Daranno origine ad una piantina che fiorirà dopo circa due anni. Tempi più lunghi occorrono invece per vedere fiorire muscari ottenuti dai semi che, data la lentezza del metodo di propagazione non trovano commercio, ed è quindi necessario produrli in proprio.
![muscari di primavera trecce](http://m2.paperblog.com/i/224/2241140/muscari-di-primavera-L-nCkkTx.jpeg)
Prelevati in estate, racchiusi nella trasparenza delle ormai secche spighe fiorali, saranno ripuliti e conservati al buio in luogo asciutto fino all’autunno inoltrato quando verranno seminati a giusta dimora e distanziati tra loro. La fioritura del muscari si farà attendere per circa tre anni.”
di Simonetta Chiarugi
pubblicato su Vivere Country – aprile 2013
Il numero di aprile è già edicola.
I lavori nell’orto, in terrazzo, in giardino e il verde di casa ci aspettano, vi racconto di violette africane, di edere, di heuchere, piselli e tanto altro ancora…