La sessualità nei musei.
Nel mondo ci sono musei di ogni genere, alcuni raccontano la nostra storia più nobile altri raccontano e raccolgono oggetti che parlano del nostro quotidiano, altri rendono testimonianza dei popoli e della civiltà che ci hanno preceduto. Esistono, però musei che sono dedicati all’uomo, anzi a quanto di più intimo e universale c’è nell’uomo: la sua sessualità. Ecco quindi il museo erotico di Berlino, Beate Uhse Erotik Museum, tre piani dedicati all’erotismo in ogni sua forma e aspetto.
Il museo è visitato da circa 300000 persone l’anno, incuriosite dalla varietà di oggetti esposti, importati da tutto il mondo Cina, Indonesia, Bali e di qualsiasi epoca. Il museo ha un percorso multimediale mentre si gira per i piani e si osservano i 5000 oggetti erotici esposti, sui muri sono proiettate delle immagini ad hoc, fatte per risvegliare i sensi dei visitatori. Nel museo è inclusa una parte dedicata alla letteratura erotica, un’altra agli afrodisiaci di ogni genere, un’altra a mostre temporanee e poi naturalmente l’area in cui si può acquistare souvenir o oggetti utili per il futuro.
Anche in Islanda a Husavik c’è un museo legato alla sessualità, ma concentrato su quella maschile animale e umana. E’, infatti, il museo dei falli, il Phallological Museum, in cui sono raccolti non solo oggetti legati all’organo sessuale maschile,ma sono esposti falli veri di ogni razza animale, 276 per l’esattezza, da quello del tricheco a quello di una balena. Ultimamente la collezione si è ampliata con l’acquisizione del pene di un uomo. Infatti, dopo la sua morte, il signor Arason, rampante 95enne, ha lasciato disposizioni affinché il suo fallo fosse donato al famoso museo.