Domenica 7 dicembre 2014 è la prima domenica del mese e si potrà entrare gratuitamente nei musei e nelle aree archeologiche statali in base a una disposizione del ministro dei beni culturali, Franceschini, che prevede dal 1 luglio 2014 l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese a monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali di proprietà dello stato.
Di seguito troverete un elenco dei siti di Napoli che rimarranno aperti, ma, se volete visitare le tante altre aree museali e archeologiche della Campania, potete consultare l’elenco sul sito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Come abbiamo già fatto il mese scorso in questa occasione vi parleremo brevemente, a fine articolo, di uno dei musei visitabili: dunque un museo al mese con la presentazione della Certosa di San Martino.
Il 7 dicembre si svolgerà anche la Giornata Nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico con tanti appuntamenti in tutta la Campania con visite guidate e aperture straordinarie. A Napoli si terranno molti eventi al MANN, il Museo Archeologico Nazionale ed a Bacoli al Parco Archeologico delle Terme di Baia ed al Parco Archeologico di Cuma. Vi consigliamo comunque di chiamare prima della visita i musei o le aree archeologiche per avere una conferma degli orari e dell’adesione.
Musei statali Gratis a Napoli domenica 7 Dicembre 2014
- Appartamento Storico - piazza Plebiscito, 1 – Telefono: 0815808111 – 081400547
- Area archeologica di Carminiello ai Mannesi - Vico I Carminiello ai Mannesi – Telefono: 081440942
- Castel Sant’Elmo - via Tito Angelini, 22 – Telefono: 0812294401 848800288
- Certosa di San Martino - largo San Martino, 5 – Telefono: 0039.081.2294541(breve descrizione a fine articolo)
- Complesso termale di via Terracina - Via Terracina – Telefono: +39.081.4422220 (Ufficio Archeologi della Soprintendenza)
- Crypta Neapolitana - Salita della grotta, 20 – Telefono: 081/669390 e 081/2301030
- Museo Archeologico Nazionale di Napoli - Piazza Museo Nazionale, 19 – Telefono: +39.081.4422149 (Punto informazioni del Museo); +39.081.4422111 (centralino)
- Museo del Novecento - via Tito Angelini, 22 – Telefono: 0039.081.2294401
- Museo della Ceramica Duca di Martina - via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171 - Telefono: 0039.081.5788418
- Museo di Capodimonte - via Miano 2 – Telefono: 0817499111 – 081749915 – 848800288
- Museo di San Martino - largo San Martino, 5 – Telefono: 0039.081.2294541
- Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes - Riviera di Chiaia, 200 – Telefono: 0039.081.76123560039.081.669675
- Palazzo Reale di Napoli - Piazza del Plebiscito, 1 – Telefono: 0815808111 081 400547 biglietteria numero verde 848800288
- Parco archeologico sommerso di Gaiola - Discesa Gaiola, 27-28 – Telefono: +39.081.2403235 (Centro visite)
- Parco di Capodimonte - Via Miano, 4 – Telefono: 0817410080 0815808278
- Parco e Tomba di Virgilio - Salita della grotta, 20 – Telefono: 081669390
- Villa Floridiana - via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171 - Telefono: 0039.081.5788418
- Villa Pignatelli - Riviera di Chiaia, 200 – Telefono: 0039.081.7612356 0039.081.669675
Bonus: un museo al mese – La Certosa di San Martino
La Certosa di San Martino è uno dei monumenti più belli di Napoli. La sua costruzione inizia nel 1325 a cura di Tino di Camaino ma solo nel 1368 la Certosa venne consacrata e dedicata a San Martino, a San Bruno, alla Vergine e a tutti i Santi. Grande cittadella monastica fu rimodellata a metà del 1600 da Cosimo Fanzago e per tutto il secolo, nella Certosa lavorarono i maggiori artisti del tempo, tra cui Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo e Giovanni Lanfranco. Nel 1700 il complesso assunse la struttura attuale e vi lavorarono anche Luca Giordano, Francesco Solimena, Paolo De Matteis e Francesco De Mura che riempirono i locali di stupendi dipinti ed anche Domenico Antonio Vaccaro e Giuseppe Sanmartino per la parte scultorea. Con l’occupazione francese del 1799 inizia il declino con la soppressione della Certosa e la dispersione di parte del suo patrimonio. Nel 1866 fu dichiarata ‘Monumento Nazionale’ e, a cura di Giuseppe Fiorelli, fu formato un museo per le ‘patrie memorie’.
Bellissimi i vari ambienti a partire dal “Quarto del Priore”, l’appartamento del priore della comunità con sale di rappresentanza che ospitavano la ‘Quadreria’ del monastero, dove c’erano numerosi dipinti di pregio, confiscati dai francesi nel 1806 e dispersi negli anni successivi. Tra quelli rimasti le tavole di Jean Bourdichon con la Madonna e il Bambino, Crocifissione e Santi. Bella anche la chiesa che ospita nelle cappelle preziose opere marmoree di Cosimo Fanzago e di Giuseppe Sanmartino nonché grandi tele di Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Guido Reni. Magnifici anche gli altri ambienti tra cortili, giardini e chiostri. Mozzafiato è il panorama della città che si gode dai terrazzi e dai suoi giardini, un tempo collegati con l’altro complesso monastico sottostante di Suor Orsola Benincasa. Dettagli La Certosa di San Martino.