La mostra conta un' accurata selezione di oltre 100 bijoux, molti dei quali inediti. Dopo il grande successo che l’evento ha riscosso presso l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado lo scorso Dicembre, l’esposizione arriva per la prima volta anche in Italia e sarà visibile fino al prossimo 26 Maggio. La mostra è organizzata dal Comune di Casalmaggiore con la partecipazione della Associazione Amici del Museo del Bijou, il patrocinio di Fondazione Cologni Mestieri d’Arte e l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.
I bijoux sono stati ideati e realizzati in Italia dalla fine dell' Ottocento ai giorni nostri provenienti da prestigiose Collezioni private, enti pubblici, archivi e musei aziendali. L' arte, la sapienza artigianale, il Design e l'inventiva nella ricerca dei materiali non preziosi tipici della tradizione regionale Italiana (tra cui il vetro di Murano, il corallo di Torre del Greco, la paglia di Firenze, il micro mosaico romano) testimoniano il susseguirsi delle mode e degli eventi storici Italiani negli oltre 150 Anni di unità nazionale. Bianca Cappello grazie alla sua attenta selezione, e con una serie di mostre in calendario nei prossimi mesi, si propone di valorizzare e divulgare la cultura del bijou Italiano con la vocazione di affermare il Museo del Bijou di Casalmaggiore, unico in Italia dedicato a questo argomento, quale polo attrattivo d’eccellenza in Italia e nel mondo. In mostra si portanno ammirare: il sautoir decò con perle millefiori di Ercole Moretti, le spille inzio secolo dei Fratelli Traversari, i girocolli firmati Moschino, Armani e Ugo Correani, i bijoux di Bozart per Tita Rossi alta moda, quelli di Luciana de Reutern e Coppola e Toppo per Ken Scott e gli splendidi bijoux di Pellini che, da Emma Caimi a Donatella, è oggi alla terza generazione di una gloriosa stirpe di bigiottieri Milanesi. E ancora in mostra le creazioni di Giuliano Fratti, uno dei più importanti bigiottieri Italiani insieme agli ornamenti per il corpo firmati Bijoux Cascio, Sharra Pagano, Angela Caputi, Carlo Zini, Unger, Ornella Bijoux, De Liguoro, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Sorelle Sent. Una sezione a parte è dedicata ai bijoux pezzi unici realizzati da Corbella negli anni ’30 per il Teatro la Scala di Milano. “Questo è possibile perché la bigiotteria - spiega la curatrice Bianca Cappello - come gioiello popolare è più di ogni altro oggetto a contatto con le persone e con le loro idee e gusti e, mentre il gioiello parla a determinate élite sociali ed è simbolo di status e di potere, la bigiotteria, sia quella di imitazione che fantasia, esprime il gusto di una collettività mappandone orizzontalmente le varie espressioni culturali. Parlare di bigiotteria italiana significa raccontare la storia delle abitudini e dei costumi di un popolo che, costituitosi in tempi abbastanza recenti in unità nazionale, si è costantemente adoperato per evolvere la moltitudine di caratteristiche estetiche e formali delle tradizioni locali che lo compongono per creare un codice condiviso e identificativo sotto l’egida della Bellezza”. Per Maggiori Informazioni: www.museodelbijou.it