Museo del violino, la maledizione di Piazza Marconi colpisce ancora: 135 posti auto a pagamento in più “sottratti” all’Aem

Creato il 01 agosto 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il parcheggio è il servizio a domanda individuale più redditizio che ci sia. I costi di manutenzione sono ridottissimi, consta di semplici parcometri e strisce blu e di un incasso facile quant’altri mai. La convenzione con Saba Italia, ahimé seguita e firmata dall’ingegner Pagliarini, era legata alla realizzazione dello sfortunatissimo autosilo di piazza Marconi, di fronte all’enigmatico Museo del Violino. Venne scelta la formula del project financing, che Tremonti da ministro considerava fenomenale, e che invece ha intrappolato il Comune di Cremona. L’autosilo a quattro piani non venne realizzato, così Saba Italia dovette essere risarcita. Gli effetti si vedono ancor oggi, una decina d’anni dopo. Perché, o centrosinistra, perché, o giunta Bodini? Perché credeste nella convenzione con Saba Italia, astuta società di gestione dei parcheggi?
Il danno ferisce Aem, la tanto contestata per altri motivi Aem. Incassi tolti all’azienda di viale Trento Trieste, che si è anche beccata il Massarotti, e girati, guarda caso, a Roma, non allo Stato ma ad una spa romana. Parcheggiare all’autosilo Marconi significa infatti finanziare la spa romana, che in dieci anni avrà incassato ormai valanghe di euro. Stessa sorte per i posti auto ai lati della piazza. Tutte le monetine s’incamminano verso Roma. A milioni di euro.
Si voleva ristrutturare la piazza, allora parcheggio, per creare degna prospettiva al ristrutturando ex Palazzo dell’Arte. Forse la fretta o il project financing furono traditori.

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