Un mondo di curiosità in miniatura, sospeso tra gioco e magia del teatro: è il regno delle marionette che trova sede nel Teatro-Museo Gianduja. Torino vanta un Museo della Marionetta che è certamente tra i maggiori d'Italia. Raccoglie, nelle sale di esposizione annesse al Teatro Gianduja, i cimeli della famiglia Lupi, celebre dinastia di marionettisti, attiva a Torino da più di due secoli e ancora oggi delizia grandi e piccini con i propri spettacoli di animazione a fili.
Scendere per una visita nei sotterranei della chiesa di Santa Teresa che, dopo ripetute e profonde ristrutturazioni, accolgono Teatro e Museo in un complesso organico e funzionale, riserva una felicissima sorpresa. Vi sono esposte centinaia di marionette, dalle più preziose, antiche quasi due secoli, alle più recenti, realizzate nei primi decenni del '900.
La pregevole raccolta della famiglia Lupi, accumulata nei 200 anni della sua attività, annovera oltre 5000 pezzi tra cui centinaia di marionette, arredi e costumi dell'800. Via Santa Teresa 5
0121 Torino tel. 011/530238 orari: da concordare Corso Unità d'Italia 40 10126 Torino
Website del Museo della Marionetta
Gli orari del museo sono "variabili", dicono i curatori, e perciò consigliamo una telefonata preliminare. Ma la visita comunque si impone, perché quella dei Lupi è una delle famiglie-compagnie più antiche e prestigiose d'Italia.Tutto comincia nel 1782, quando Luigi Lupi sposa la figlia di un marionettista e abbraccia la professione del suocero. Dopo la scelta di Torino come sede ufficiale del suo teatro, Lupi inserisce stabilmente nei suoi programmi la maschera locale di Gianduja che diventa il simbolo della vita torinese. Da allora in poi la famiglia passa di successo in successo.
Le marionette sono di legno, scolpite a mano da grandi artigiani tra il Settecento e i primi del Novecento, hanno occhi di vetro di Murano, che le luci in scena fanno brillare come quelli umani, e parrucche di capelli veri. La loro unicità sta in un complesso meccanismo di animazione che consente di muovere non solo gambe e braccia, ma anche la bocca e la schiena. I costumi costituì scono un esempio di alta sartoria teatrale poi marionette e gli arredi scenici sono curati in ogni particolare.Alcuni provengono da campio nari di mobilieri d'epoca che costruivano un mobile piccolo per poi riprodurlo in dimensioni naturali dopo l'acquislo (In parte ilei clienti. IV co infine i fondali che sono più di duemila e so no siati rcali/v.ali nel corso dei secoli dagli scenografi del Teatro Regio di Torino.La visita insomma non si esaurisce in una semplice passeggiata alla ricerca di curiosità, conduce invece a qualcosa di più, alla scoperta della grande tradizione del Teatro di Figura.








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