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Museo Magi ’900, Pieve di Cento. Mostra permanente

Creato il 28 dicembre 2013 da Maxscorda @MaxScorda

28 dicembre 2013 Lascia un commento

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Scrivevo che le eccellenze in Italia ci sono e spesso nascono dalla volonta’ e dall’impegno di pochi illuminati che sanno andare oltre il ruolo che la societa’ gli riconosce e spesso oltre i limiti imposti dall’idea che senza lo Stato non si possa realizzare nulla, malgrado l’esperienza insegni che cio’ che non funziona e’ un apparato che invece di fungere da volano, agisce da freno sia alla libera impresa, cosi’ come nell’espressione dell’arte.
Giulio Bargellini, il fondatore del Museo Magi ’900, appartiene senza alcun dubbio a quella non troppo nutrita schiera di uomini che hanno saputo col proprio ingegno, produrre il giusto profitto e i meritati riconoscimenti personali ma non per questo hanno trascurato quegli obblighi sociali che dovrebbero essere acquisiti in chiunque e che i piu’ abbienti possono trasformare in mecenatismo. Bargellini e’ collezionista, esperto d’arte e generosamente ha reso pubbliche qualcosa come 2000 opere, raccolte ora nella zona piu’ vasta del museo.
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Oltre alle esposizioni tematiche che di volta in volta si susseguono, resta la mostra permanente, vero fiore all’occhiello del museo e vanto personale di Bargellini. Cio’ che e’ esposto appartiene in gran parte alla sua collezione personale e privata, oltre alle testimonianze di passate manifestazioni artistiche volute, organizzate e sovvenzionate come la Biennale di Malindi o l’apporto ad artisti e movimenti che da Bargellini ebbero amicizia e sostegno come la Metacosa e il Movimento Madi.
Cinque piani di quadri e sculture, l’intero ’900 che passa davanti ai nostri occhi coi suoi nomi piu’ illustri e rappresentativi che l’hanno caratterizzato. Ne cito alcuni ma l’elenco e’ davvero lungo: Afro, Burri, Campigli, Capogrossi, Carrà, Casorati, De Chirico, Depero, Fontana, Gentilini, Guttuso, Manzoni, Modigliani, Pozzati,  Sassu, Scanavino,  Severini,  Sironi, Vedova e ancora oltre ma cio’ basti a dare senso e valore alla raccolta.
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Recentemente alla collezione si sono aggiunte tredici opere d’arte provenienti dalla Collegiata di Santa Maria Maggiore di Pieve di Cento, che furono sgomberate dopo i crolli provocati dal terremoto del 2012.
Un bel gesto da parte del museo che oltretutto mette a confronto l’arte del XV secolo con quella odierna.
Le raccolte sono organizzate tematicamente in ampi spazi facilmente percorribili e corredati di pannelli esplicativi e cataloghi consultabili.
Ammetto in fondo di non aver detto molto oltre quanto sia possibile leggere sul bel sito del museo ma ci tenevo a far conoscere questa bella realta’ legata oltretutto all’Emilia, mia terra d’origine e in qualche modo contribuire a diffondere l’idea che c’e’ un’Italia che funziona, un’Italia bellissima che senza retorica e clamori, ancora regala successi.

Museo MAGI ’900


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