Quando ho conosciuto Agostino Spolaore ho avuto una sensazione immediata di empatia con lui. La sensazione è stata confermata dopo alcune conversazioni in cui ho scoperto l’enorme amore di Agostino per la musica (e non solo). Il suo non è solo il piacere di ascoltare buona musica. E’ un mettersi a disposizione di chi ha voglia di conoscere nuove armonie che tocchino le corde più profonde dell’animo, è un tramite tra musicisti e ascoltatori. La passione per le 7 note, per le armonie, per gli ascoltatori è intrinseco in lui e traspare da ogni sua parola. Leggete ciò che dice di sè e provate ad ascoltarlo…Agostino trasmette ogni giovedi sera da Blu Radio Veneto lasciando ampio spazio agli artisti emergenti.
Chi è Agostino Spolaore e come nasce la tua passione per la musica?
Sono una persona che e’ entrata nel mondo della musica e delle radio nel 1976 grazie ad un amico che mi ha portato in una emittente piccola ma che in un certo senso mi ha svezzato…poi dopo un breve periodo la radio chiuse per mancanza di soldi e dalle ceneri ne aprirono una piu’ grande, RadioX Padova Sud, chiamando 5 speakers tra cui il sottoscritto. E fu da li che incominciai ad appassionarmi a tutto quello che mi poteva dare emozione. Per caso iniziai a trasmettere anche di sera, poi di notte. Sono le ore piu’ belle per chi ama un certo tipo di musica. Nacque in quel periodo la mia vena soft non mi ha mai lasciato e a distanza di tanti anni e’ sempre viva in me non disdegnando anche altri sound. Attraversai gli anni ’70 e ’80 ovvero gli anni piu’ belli della musica avendo un sacco di soddisfazioni dagli ascoltatori e dalla conoscenza di quella musica che e’ in pratica la colonna sonora della mia vita.
Nel 1982 entrai a Radio Sole, una emittente che sforno’ tantissimi speakers bravissimi. Le mie trasmissioni piu’ belle le feci li. Grandi soddisfazioni su tutti i fronti. Quanto bello era ricevere una telefonata e sentirsi dire non ho sonno perche’ la tua musica mi piace ed e’ un peccato non sentirla. Fui anche un precursore della musicaterapia per una ragazza entrata in coma per un incidente stradale. L’ospedale mi contatto’ e mi chiese di registrare una mia trasmissione chiamando spesso la ragazza. Si risveglio’ dopo qualche mese dal coma restando lesa in qualche parte del corpo pero’ si e’ sposata, ha due figlie e io sono il suo testimone di nozze. Una storia lieta un’altra triste. Una ragazzina di Belluno mi chiamava sempre per chiedere canzoni. Poi un giorno mi chiamo’ invece la madre che mi disse che la figlia era a Padova ricoverata. Voleva che l’andassi a trovare e lo feci una domenica pomeriggio. Quando la vidi capii che era malata di leucemia, era senza capelli, due occhi tristi pero’ mi sorrise. Gli diedi un peluche passando per lo sterilizzatore, lo prese e se lo strinse al petto. Dopo un po’ la salutai e nel corridoi fuori dalla vista della ragazzina sua madre mi abbraccio’ e mi disse : grazie di essere venuto, hai regalato il piu’ bel giorno della sua vita a mia figlia. Eravamo due fontane.
Due anni dopo la mamma mi fece sapere che era salita in cielo. Ecco anche queste storie sono all’interno della radio. Il contatto con le persone mi ha sempre entusiasmato. Lo dico sempre : ho dato molto alla radio ma la radio mi ha dato molto di piu’.
Infine gli ultimi due anni entrai a Radio Euganea 2. Smisi nel 1989 perche’ mori mio padre e mi trovavo sempre vuoto davanti al microfono. Cosi una mattina diedi le chiavi al direttore e salutai tutti. Pero’ l’ascoltare musica non mi manco’ mai. Grazie alla mia enorme collezione di 33 giri e cd continuai sempre a sentire canzoni in ogni mio momento possibile della giornata. Non amo ascoltare altre radio, non per presunzione, ma preferisco sentire un disco senza ascoltare una montagna di pubblicita’ , e quello che voglio io ; e quindi la musica mi e’ sempre stata vicina. Tutto questo fino al 2010 anno in cui un mio carissimo amico e collega di radio (Alberto Prisco) mi chiese di tornare. Feci un colloquio con il direttore che mi diede la possibilita’ di rientrare nel giro e iniziai a capire le nuove strumentazioni molto piu’ moderne dei miei tempi. Ci misi un po’ ma alla fine grazie all’aiuto costante di un altro caro amico Maurizio Calzavara e del regista Michele Toson che mi insegno’ il mixer ecco che si spalancarono le porte della nuova meravigliosa avventura a BluRadioVeneto che sto vivendo tuttora e che spero continui il piu’ a lungo possibile visto la costante crescita di ascolti e di cantanti che passano da noi. Ci metto passione, tanta, in tutto quello che e’ radio perche’ nasce spontanea e bisogna sempre regalare bella musica agli ascoltatori senza voler essere presuntuosi ma essere sempre se stessi. Solo cosi si va avanti anche nella vita. Il mio motto e’ : “la musica e’ intorno a noi, basta sentirla”. Solo vivendo in prima persona all’interno di una radio libera in tutti i sensi senza imposizioni si arriva a capire cosa significa esserci ma non per se stessi per gli altri.
Il programma che conduci il giovedi sera”BluRadioSera” su Blu Radio Veneto dedica molto spazio agli emergenti, come mai questa scelta coraggiosa?
Perche’ ritengo che nell’ormai famoso sottobosco musicale ci siano moltissimi emergenti che spesso e volentieri sono migliori di tanti cosiddetti big . Le radio commerciali attualmente fanno sentire sempre le stesse canzoni basta solo girare la manopola e una canzone la senti un sacco di volte al giorno. Sono scelte loro che non condivido ma le rispetto perche’ sono scelte dovute a tanti fattori. Io sono ancora della vecchia e cara radio libera dove facevi ascoltare la propria musica e i tuoi gusti senza essere condizionato. Ora le radio sono quasi delle fabbriche dove uno speaker arriva timbra il cartellino e si trova il lavoro pronto da fare. Diventando un lavoro viene meno quella che e’ la passione secondo me e lo fai perche’ devi. Da noi invece no. Siamo davvero liberi.
Sono passati nella mia e nelle altre trasmissioni dei miei colleghi tantissimi artisti, straordinari, che hanno davvero entusiasmato con la loro musica, la loro voce i loro testi. E poi la bellezza di BluRadioVeneto sta nel fatto che non ha imposizioni di case discografiche. Ci propongono i loro prodotti ma non siamo obbligati a metterli in programmazione e scegliamo di nostro gusto le canzoni da mettere. Ed inoltre dietro le quinte di tutto quello che succede nella nostra emittente ci sono persone che appunto lo fanno per pura e semplice passione e non per una retribuzione economica. Siamo una squadra affiatata sempre alla ricerca di un qualcosa che possa piacere ai nostri ascoltatori. A volte indoviniamo altre un po’ meno ma per fortuna non capita spesso. Ci dividiamo i compiti per la programmazione serale. Alberto Prisco ed io siamo sempre alla ricerca di nuovi artisti ascoltandoli ove possibile e cioe’ il sito, o Myspace o Youtube e poi contattandoli direttamente per avere il loro cd. Altri invece sono le case discografiche o le distribuzioni o uffici stampa manager ecc.ecc. che ci propongono il prodotto. Poi l’ascoltiamo e valutiamo con Maurizio Calzavara e Flavio Bilato se far i live o meno. Lo spazio che dedichiamo e’ di minimo 90 minuti nelle trasmissioni serali, senza interruzioni pubblicitarie e quasi tutte assolutamente in diretta e rigorosamente un artista alla volta. La nostra intervista non e’ formale, fredda, con domande precise ma una chiacchierata in simpatia cercando di mettere a proprio agio l’artista e quasi sempre alla fine ci dicono grazie ritorniamo per il prossimo cd. Ovviamente si parla solo del cantante o band ma non della sua vita privata e lui o loro si propongono dal vivo in acustico. I 170 live fatti nel 2011 sono li e stanno a dimostrare la crescita costante della nostra scelta. Quest’anno cercheremo di superarli anche perche’ stanno arrivando sempre piu’ spesso anche dall’estero richieste di live, segno evidente della nostra crescita. E gli ascolti nel mondo lo stanno a significare. Abbiamo avuto riscontri di ascolti da molti paesi esteri come Australia, Brasile, India, Isole Canarie, Argentina, New York, Missouri, Giappone ecc.ecc…tutto questo ci spinge a continuare sempre con piu’ entusiasmo in quello che facciamo. Ci crediamo molto e ci mettiamo la ormai famosa parola “Passione”…
Cosa proponi esattamente nel tuo programma?
Il programma (come quello degli altri colleghi) nasce con l’intento di far ascoltare il piu’ possibile la musica della band o artista che si propone. Intervalliamo parole a musica proponendo canzoni in versione acustica e altre tratte dal cd per fare un panorama il piu’ possibile della proposta musicale del cantante. Lui di buon grado accetta anche perche’ in fin dei conti le canzoni nascono cosi semplicemente, spesso e volentieri con una chitarra poi vengono sviluppati gli arrangiamenti e aggiunti strumenti. A me personalmente piace capire il piu’ possibile l’artista nella sua anima, il suo modo di concepire la musica, quello che vuole dire con le sue canzoni e capire chi sia e quello che fa. La scelta musicale che offriamo e’ vasta. Non c’e’ un sound particolare che viene proposto. Non mettiamo paletti nelle scelte musicali ma cerchiamo di spaziare nei vari mondi. Dal rock, al cantautorato, al pop, al jazz, al soul, al country, alla musica strumentale e cosi via. Resta fuori da questa scelta nella mia trasmissione l’hard rock, l’heavy metal, latino e il liscio perche’ sono musiche che non riesco a “sentirle”. Non mi entrano nella testa e ritengo che non siano giuste per il mio modo di far radio. La musica e’ soggettiva, ognuno ha la sua e se la tiene stretta nei suoi gusti. Quelle non rientrano nei miei pur rispettando i gusti degli altri che infatti vengono fatte ascoltare da altri colleghi in altri orari.
Che requisiti occorre avere e come fare per partecipare?
Nessun requisito se non quello di essere un valido artista che si propone al suo pubblico. Chiediamo solo, a chi si offre di venire, di avere un cd tutto suo da proporre. Solo cosi possiamo estrarre domande e far sentire quello che fa. Anche perche’ nell’intervista viene sempre chiesto dove si puo’ trovare il cd per chi ne fosse interessato all’acquisto. Per cui se suonano canzoni nuove e non hanno un loro cd sarebbe controproducente anche per loro stessi oltre che per la nostra emittente. Anche per un discorso SIAE per essere in regola con i diritti d’autore. Meglio quindi avere un progetto gia finito e pronto ad essere lanciato nel mercato o da far risentire agli ascoltatori. Per partecipare e’ facilissimo basta contattarmi su Facebook o con la mail ([email protected]) proponendo il progetto e avendo la possibilita’ di farmi avere il cd per ascoltarlo. Anche tramite mail con un link scaricabile, poi ci penso io a scaricarmelo anche se prediligo sempre il cd fisico perche’ mi piace leggere anche chi sono i musicisti e le varie info che ci mettono. Altra alternativa per partecipare e’ di scrivere alla nostra emittente BluRadioVeneto mettendo alla mia attenzione il tutto inserendo appunto una biografia e il progetto dell’artista. Verra’ poi ascoltato e valutato e poi si prendera’ la decisione e si stabilisco date per intervista. Le porte per chi vuole farsi conoscere sono sempre aperte.
Cosa consiglieresti ai giovani musicisti per emergere in Italia?
Il mio consiglio, che credo valga anche nella vita, e’ quello di essere sempre se stessi. Di non farsi facili illusioni perche’ questo e’ un mondo musicale molto difficile dove si fa fatica a salire alle stelle ma nello stesso tempo e’ facile ritrovarsi in basso e nel dimenticatoio. Consiglio di non farsi abbindolare da tanti contratti capestro che poi ti legano in maniera totale e quando si propongono a qualche produttore di non farsi snaturare nella loro anima musicale. Se il progetto nasce cosi e’ perche’ l’artista l’ha voluto cosi anche se ovviamente un consiglio e’ sempre accettato volentieri. Il fatto e’ che diventa sempre piu’ difficile trovare persone serie in questo ambiente fatto di gente che vuole solo guadagnare alle spalle dell’artista e non fanno quello che dovrebbero fare. Per fortuna che ci sono ancora persone che ci mettono sempre quella famosa parola che parlavo prima : “passione”….. e’ alla base di tutto…per artisti, musicisti, produttori, addetti ai lavori…….e anche per noi speakers.
Grazie.
Agostino