Il Quartetto presenterà tre pagine fondamentali che hanno segnato la storia novecentesca della più nobile delle formazioni cameristiche
Al 1905, dopo il primo anno degli studi con Schönberg, risale il Langsamer Satz di Anton Webern, pagina giovanile nella quale sono, però, già riscontrabili alcuni punti cardine del linguaggio dell’autore. Fu composto invece nel 1960 in soli tre giorni, in una Dresda ridotta in rovina, l’ottavo dei quindici quartetti di Šostakovic, dedicato “alla memoria delle vittime del fascismo e della guerra”. “A mon cher maître Gabriel Fauré” è, invece, dedicato il Quartetto di Maurice Ravel, composto nel 1904.
IL PROGRAMMA
Anton Webern (1883-1945)
Langsamer Satz für Streichquartett
Shostakovich (1906-1975)
Quartetto per archi in Do minore n.8 op. 110
Largo, Allegro molto, Allegretto, Largo, Largo
Maurice Ravel (1875-1937)
Quartetto in Fa
allegro moderato. Très doux ,Assez vif. Très rythmé, Très lent, Vif et agité
QUARTETTO D’ARCHI DEL TEATRO S. CARLO
Cecilia Laca, violino
Luigi Buonomo, violino
Antonio Bossone, viola
Luca Signorini, violoncello
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e-mail: cristina.moretti@fondazionebrunellocucinelli.it
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