Questo post di Andrea Contino mi ha fatto riflettere su quello che manca ai servizi che trasmettono musica in streaming come ad esempio gli storici (E non più accessibili gratuitamente in Italia) Last.fm e Pandora o il redivivo GrooveShark.
Tutti questi servizi sono ottimi quando si tratta di ascoltare musica dal computer di casa, connessi ad internet, però hanno dei problemi negli altri casi.
Ad esempio cosa succede se volessi ascoltare la musica sul mio iPod? E in auto? E anche se il dispositivo fosse in grado di connettersi alla rete mi converrebbe consumare tutta la batteria del cellulare solo per ascoltare della musica?
Queste domande mettono subito in luce un grande problema di questo tipo di servizi: cosa succede se l'utente è offline?
Una possibile soluzione al problema sarebbe quella di affiancare allo streaming un sistema di caching in grado di memorizzare le ultime canzoni ascoltate, ad esempio le ultime 100 canzoni.
In questo caso sarei disposto a pagare una quota (Anche dipendente dal numero di canzoni ascoltabili offline) per avere a disposizione tutta la musica che desidero quando sono connesso e una parte delle canzoni preferite/più ascoltate/più recenti quando sono in giro.
Una politica simile permetterebbe da un lato di avere sempre a disposizione le ultime novità musicali, dall'altro debellerebbe la pirateria che diventerebbe davvero troppo poco pratica.
Allo stato attuale delle cose dubito che però un sistema di questo tipo sia realizzabile dalle società che si occupano di streaming, ma penso sia più probabile che sia Apple a fare una mossa in questo senso: hanno già la piattaforma (iTunes e il music store), hanno già i dispositivi su cui salvare la musica (Computer e iPod) e se non sbaglio hanno anche acquisito delle società che si occupano di streaming audio.
Cosa ne pensate? Sareste disposti a pagare per usufruire di un servizio di questo tipo? Pensate sia realizzabile?