Quando si parla di musica metal le leggende metropolitane che aleggiano su di essa sono molteplici. C’è chi vuole i così detti metallari come delle oscure figure dedite al satanismo, capaci di una potenza di imprecazione da far rabbrividire Lucifero in persona, o come ripugnanti esseri allergici al sapone e in grado di parlare solo emettendo versi gutturali. Spesso sono stata in prima persona oggetto di scherno in seguito alla mia dichiarazione di fede nei confronti del dio metallo: “ti vesti sempre di nero, rutti, imprechi, hai il cane con le borchie, fai parte di una setta satanica, sei un’alcolizzata”. Per quanto mi riguarda, posso sfatare ogni singolo mito, ad eccezione del cane con le borchie. Quello ce l’ho davvero.
Comunque sia, spesso alla parola metal si associa il sostantivo rumore. Ma siamo sicuri che sia davvero così? Siamo altrettanto sicuri che questo sia un campo prettamente maschile? Dove il ruolo della donna sia solo quello di groupie? O quello di figurare in video musicali come un mero oggetto sessuale, con l’unico scopo di abbellire il tutto?
Si parla di Bruce Dickinson, James Hetfield, Philip Anselmo, Dio, Ozzy Osburne ecc.. ma vi sono donne che, oltre a competere egregiamente in un mondo ritenuto dai più maschile, hanno dalla loro parte innate doti canore (e non solo un bel corpo da mostrare!). Partiamo da quella che rappresenta un po’ la mamma di tutte le metal women attualmente in circolazione: Doro Pesch.
Doro PeschMamma Pesch è una cantante heavy metal tedesca, ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 quando i palchi erano dominati da band maschili e le frontwomen erano inusuali quanto assurde. Doro ha fatto parte degli storici Warlock e in seguito allo scioglimento della band ne ha costituita una propria chiamata come lei. La bionda cantante ha collaborato con mostri sacri della musica come Ozzy Osbourne, Bon Jovi e Judas Priest ed è tuttora un’icona indiscussa e un esempio per tutte le donne del metal.
Sempre degli anni ’80 è Lita Ford, ex chitarrista delle Runways, ha collaborato negli anni con Ozzy Osburne, Randy Castillo, Lemmy Kilmister, W.A.S.P ecc.. . Artefice di numerosi album ce la gustiamo di seguito:
Rimaniamo sempre in ambito Heavy metal con la voce graffiante e aggressiva dell’italiana Francesca De Boni, vocalist dei White Skull che con l’album Tales from the North del 1999 riescono ad aprire le porte del mercato musicale americano.
White skull- federica de boniIl metal non è solo fatto da voci rudi, potenti e graffianti, entrando nel mondo del Symphonic Metal scopriamo infatti, un sacco di voci femminili tanto potenti quanto dolci, versatili e suadenti.
Partiamo con Floor Jansen , attuale cantante olandese dei finnici Nightwish, i quali in tempi passati- e da molti compianti- hanno avuto nei loro ranghi anche un’altra signora del metal ovvero Tarjia Turunen. Floor in seguito alla rottura con il gruppo degli After For ever, dei quali era frontwoman, ha fondato una band tutta sua: i ReVamp. Imponente donna dalla presenza scenica paurosa e dalla possente voce stentorea, la possiamo ammirare di seguito durante un suo concerto live :
Rimaniamo sempre in Olanda, con la rossa Simone Simons, cantante degli Epica e, per me, rappresentante del Symphonic metal con la sua fantastica versatile e dolce voce cristallina.
Simone SimonsSempre made in Holland è Sharon den Adel, voce dei Within Temptation, non brava quanto le precedenti colleghe ma è inevitabile inserirla nella rosa delle donne metal del XXI secolo. Sharon, oltre a essere cantante è anche stilista e disegna tutti i vestiti della band. Di seguito la possiamo vedere con Tarjia Turunen:
Parlando delle donne del metal è impossibile non nominare l’italiana Cristina Scabbia, voce dei Lacuna Coil.
Cristina ScabbiaÈ la prima, e finora unica, donna che ha suonato sul main stage dell’Ozzfest, festival statunitense patrocinato da Ozzy Osbourne; è anche la prima donna ad aver ottenuto copertine dedicate, scalzando i colleghi maschi, su riviste come Revolver, Terrorizer, Metal Hammer in tutto il mondo. Il gruppo, che non ama essere definito gothic metal, è riuscito nell’ardua impresa di esportare il “gothic” metal italiano all’estero.
Un gruppo che invece rientra pienamente nella scena gotica e non disdegna questo appellativo è il duo tedesco composto da Tillo Wolff e Anne Nurmi. I Lacrimosa, così si chiamano, nascono nel 1990 ad opera di Tillo Wolff, solo nel 1994, Anne Nurmi (conosciuta anche come ex tastierista delle Two Witches, gruppo dark rock degli anni ottanta) entra nella band. Dotata di una voce da contralto, Anne suona, canta ed è spesso musa ispiratrice dei disegni presenti sugli album della band.
Anne NurmiAltre donne che meritano di essere nominate in ambito Symphonic, gothic e black metal sono:
- Anneke van Giersbergen ex vocalist dei The Gathering;
- Ashley Ellyllo tastierista dei Cradle of Filth;
- L’italiana Sonya Scarlet vocalist dei Theatres des Vampires;
- Cadaveria vocalist dell’omonima black metal band;
- Anette Olzon ex vocalist dei Nightwish;
- Otep Shamaya frontwoman degli Otep;
- Charlotte Wessels vocalist dei Delain.
Concludiamo questo piccolo viaggio nel mondo della musica metal con Angela Gossow ex frontgirl degli Arch Enemy, nota in quanto è una delle poche donne –insieme alla già citata Otep Shamaya- a cantare in growl il quale è uno stile generalmente usato da cantanti maschi.
angela gossowAbbandoniamo perciò lo stereotipo che vuole la donna metal fatta solo di corsetti, frustini, bellezza estrema … l’headbanging è BambolaDiavola!
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