MUSICA: Snoop Dogg: gangsta, icona hip hop, Rastafarai, moneymaker
Creato il 12 maggio 2015 da Osso Magazine
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L’icona hip hop californiana torna sulla cresta dell'onda. Oggi è uscito Bush (che letteralmente significa “cespuglio”, e se siete intenditori di Snoop Dogg saprete a cosa si riferisce), il suo tredicesimo disco registrato in studio sotto l'etichetta Columbia Records e prodotto dal Grammy Award Winner, nonché amico di vecchia data, Pharrel Williams, in una partnership creativa tra Doggy style Records e I am Other.
L'uscita dell'album è stata anticipata da due singoli: l'ormai già hit ‘Peach n’ Cream’ e 'So Many Pros', pubblicato online il 14 aprile 2015. I due artisti, unendo il funk con un misto di R&B; e Pop, hanno cercato di riportare il genere vibe nella scena musicale odierna creando canzoni dedicate ad “un presente migliore e ad un futuro ideale”. “Bush è un lavoro completamente diverso da qualsiasi cosa che ciascuno di noi due abbia mai fatto” - spiega Snoop Dogg.
Calvin Broadus, in arte Snoop Doggy Dogg, nasce il 20 ottobre 1972 a Long Beach in California; fin da piccolo il suo soprannome diventa “Snoop”, come il cane di Peanuts, per la particolare somiglianza che li lega. In giovane età è una buona promessa del basket non professionistico, ma la sua passione rimane quella di comporre rime sulle basi create dall’amico Warren Griffith (in arte Warren G.). Come in ogni buona storia dell'hip hop americano non c'è voluto tanto prima che iniziassero i guai: alla metà degli anni '80, Snoop diventa un membro dei Crips, la storica gang di Los Angeles, che lo inizieranno allo spaccio di droghe e a svariati crimini, ragioni per cui passerà i suoi ultimi anni da teenager dentro e fuori dal carcere.
All’inizio degli anni novanta qualcosa cambia e Snoop Dogg stava per intraprendere un viaggio che lo avrebbe portato ad essere uno dei rapper più famosi di sempre. Molta della sua fama iniziale la deve all’amico Warren, che fa ascoltare un suo brano con i testi di Snoop, al producer Dre (allora componente del gruppo degli N.W.A) che intuisce le potenzialità del ragazzo e lo coinvolge appieno nella realizzazione del suo primo album da solista The Chronic, destinato poi a diventare uno degli album più venduti della storia del rap.
Snoop Dogg si è distinto dal resto del mondo del rap grazie al suo timbro di voce e le sue canzoni con ritmi flow melodici. La violenza e il sessismo, tematiche principali nei primi album, sono quelle tipiche del Gangsta. Questo mix è perfetto ed il successo è immediato; Calvin Broadus in arte Snopp Dogg diventa nel giro di pochi mesi uno dei rapper più famosi al mondo.
La produzione del suo cd di debutto Doggystyle, affidata a Dr. Dre per l’etichetta Death Row, subisce una brusca frenata quando nell’agosto del 1993 Snoop Dogg viene arrestato con l’accusa di aver partecipato al drive-by in cui perse la vita Philip Woldermarian, membro di una gang rivale ma allo stesso tempo un suo grande fan. Secondo le accuse, la guardia del corpo di Snoop, Mckinley Lee, sparò a Philip Woldermarian mentre il rapper si trovava alla guida del veicolo. Snoop invocò legittima difesa e fu prosciolto dalle accuse di omicidio.
Il cd esce, con parecchio ritardo, nel novembre del 1993 ed esordisce direttamente nelle vette delle classifiche di vendita, complice anche il successo di singoli come “ Who Am I (What’s my name)?”, “Gin and Juice" e Doggy Dog World”. Nel novembre 1996 esce "Tha Doggfather", secondo album del rapper californiano, creato senza la collaborazione di Dr. Dre, che nel frattempo era uscito dalla casa di produzione Death Row Records. Il suo secondo album riscuote però la metà delle vendite del precedente; ormai il mito del gangsta-rapper è offuscato da scandali e omicidi. Inoltre non è un buon momento per la loro etichetta Death Row: l'uscita dell'ex N.W.A. e l'omicidio di Tupac Shakur non contribuisce ad aumentare il prestigio della casa discografica. Snoop vincerà presto 2 dischi di platino e li dedicherà all'amico Tupac.
I due album successivi, pubblicati dalla No limit Records, nonostante le buonissime vendite deludono la critica che ritiene che il livello artistico sia molto inferiore rispetto ai primi album. Spinto dalla voglia di rifarsi, Snoop crea nel 2000 la sua etichetta personale, la Dogg House Records. Nello stesso anno uscirà Tha Last Meal, album che vede collaborazioni di alto livello. Tra le follie della sua lunga carriera musicale e cinematografica nel 2001 è stato il primo a mescolare pornografia e musica realizzando un cortometraggio, edito da Hustler, che divenne il primo video hardcore ad entrare nelle classifiche di vendita del Billboard.
Nel 2002 esce Paid tha Cost to Be da Bo$$. Il lavoro con la Piority Records è ricco di tracce di gran pregio e successo: fra i tanti "Beautiful", cantata insieme a Pharrell Williams. Nel 2005 pubblica R&G; (Rhythm & Gangsta): The Masterpiece che si conferma come album migliore di sempre, sia per stile che per vendite. Il risultato è ottimo, conferendogli la consacrazione definitiva grazie ad alcuni singoli del calibro di "Drop It Like It's Hot" e "Signs" (rispettivamente con Pharrell Williams e Justin Timberlake).
Snoop torna così sulla scena internazionale, questa volta da protagonista indiscusso. Arriva a più di 35 mila album venduti, imponendosi come punto di riferimento per tutto il movimento hip hop e più in generale di tutta la sfera musicale americana. Diventa filantropo e imprenditore di grande successo svariando dalla musica ai film, dalla TV e perfino alla moda. Il 2012 è l’anno dell’ennesimo colpo di scena. Tutta colpa di un viaggio in Giamaica che avrebbe rivoluzionato la coscienza dell'artista. Da qui l'immediata scelta di cambiare nome e genere avvicinandosi al reggae, diventando Snoop Lion: un passaggio radicale che scaraventa Snoop Dogg dal gangsta rap ad un universo parallelo.
Nella conferenza stampa tenuta a New York nel 2013, annuncia l'uscita dell’album reggae dal titolo Reincarnated. Questo sarà seguito da un documentario omonimo, prodotto da Vice, che narrerà aspetti della vita personale dell'artista e del percorso che lo hanno portato al cambiamento. Il titolo di una delle tracce più note recita "No guns allowed". Alcuni mormorano che lo stesso artista abbia ammesso di essere entrato in contatto con lo spirito di Bob Marley. Grande novità è soprattutto la scelta di tramutare il nome in Snoop Lion, che è stata maturata durante la visita ad un tempio dove un sacerdote giamaicano gli avrebbe detto: "Tu sei la luce, tu sei il leone!".
Questa rivoluzione era impensabile, o forse l'unica cosa sensata della vita di Snoop, una persona con un passato in una delle gang più feroci di sempre, che ha da sempre incarnato il concetto di sfarzo e vita all’insegna del famoso motto di 50 Cents 'get rich or die trying'.
Ed eccoci un’altra volta ad attendere quello che sarà il ritorno al rap della star californiana. Il disco si avvale di alcune collaborazioni di assoluto prestigio: Stevie Wonder, Kendrick Lamar, Gwen Stefani, T.I., Rick Ross, Charlie Wilson.
di Matias Gadaleta
@matiasgadaleta
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12 maggio 2015
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