Mussa Kussa/ L'anima nera del regime di Gheddafi è in Gran Bretagna

Creato il 01 aprile 2011 da Marianna06

Sembrerebbe oggi, 1 aprile 2011, per gli oppositori del regime di Gheddafi che non tutto lo sforzo bellico precedente possa considerarsi perduto.

I ribelli, a quanto è dato sapere in queste ultime ore, starebbero infatti riguadagnando, sia pure a fatica,  terreno.

E di molto positivo c'è  invece che il ministro degli Esteri di Gheddafi, nonché suo consigliere,Mussa Kussa, ha riparato in GranBretagna.

E non è solo ma con lui ci sono  molti altri uomini della nomenklatura, incluso il figlio di Gheddafi, quello più  moderato nelle scelte politico-militari di questa terribile guerra civile.

Il Regno Unito dal canto suo ha subito fatto sapere che non ci sarà mai accoglienza impunita per questi transfughi.

Speriamo che alle parole seguano i fatti.

Sul terreno di scontro però se Mustafà Gheriar, il capo degli insorti, si dichiara ottimista circa le conclusioni, il capo di Stato Maggiore USA, ammiraglio Mullen, non è al momento dello stesso parere.

Gheddafi o meglio il suo esercito di fedelissimi sarebbero ancora in grado di dare filo da torcere. E parecchio pure.E si riferisce agli armamenti.

Altra notizia terribile è l'esistenza di alcuni campi minati prossimi alle città teatro di battaglia per accellerare l'eliminazione di quei cittadini dissenzienti.

Due, secondo Human Rights Watch, si troverebbero vicino ad  Ajdabìya.

Una mattanza allucinante e programmata in tutti i suoi minimi particolari, insomma.

Ovviamente giungono voci che oltre le forze NATO, senza le quali i ribelli non avrebbero resistito ancora a lungo, sono in corso operazioni clandestine ad opera della CIA, autorizzate dallo stesso presidente Obama.

Il compito di quest'ultime sarebbe  nello specifico quello di colpire obiettivi strategici.

Tutti smentiscono ufficialmente(Francia, Gran Bretagna, Usa) di fornire armi ai ribelli ma tutti sono ben organizzati nel tentativo di dare l'ultima spallata al regime del rais libico.

Nessuna possibilità di mediazioni diplomatiche o  di scampo alcuno con chi, insieme ai suoi complici, come tale Mussa Kussa e non solamente egli in solitario, ha messo in atto impietosamente una strage  di uomini, donne, anziani e bambini, che l'immaginazione, anche la più creativa, stenta a materializzare.

E tutto ciò solo per denaro e potere.

Tornando a Mussa Kussa e concludendo, la giustizia scozzese ha già ufficialmente annunciato di volerlo sentire sull'attentato (Lockerbie) nel quale, nel 1988, morirono 270 civili.

A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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