"La modifica è particolarmente innovativa perché mentre aumenta la soglia di usura, dall'altra parte mette un cap, non si può arrivare oltre un certo livello, in maniera tale che, al di là dell'andamento dei tassi comunque il premio per il rischio abbia un limite", ha spiegato il presidente dell'Abi.
Finora, ha detto Mussari "il calcolo del nostro tasso di usura, che vale per tutti, per imprese e famiglie, risultava particolarmente penalizzante per una parte di clientela la cui quantità di rischio non consentiva alle banche di prestare loro soldi".
Il decreto sviluppo varato oggi in Consiglio dei ministri prevede che il tasso soglia per l'usura venga definito aumentando del 25% il tasso medio rilevato da Bankitalia più quattro punti percentuali.
Lo ha detto ieri una fonte vicina al dossier spiegando che il provvedimento stabilisce anche un differenziale massimo tra tasso soglia e tasso medio pari a 8 punti percentuali.
La legge attualmente in vigore, che risale al 1997, calcola il tasso soglia come il tasso medio aumentato del 50%.
Dott Fabio Troglia
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