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Mustang

Creato il 29 dicembre 2015 da Kelvin

MUSTANG(id.)
di Deniz Gamze Erguven (Turchia/Francia/Germania 2015)
con Gunes Sensoy, Doga Doguslu, Elit Iscan, Tugba Sunguroglu, Ilayda Akdogan, Nihal Koldas, Erol Afsin
durata: 93 minuti

Stranezze dei premi cinematografici: il film che rappresenterà la Francia nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero, tra l'altro con buone possibilità di vittoria, è in realtà un film turco girato in patria, brillante (e toccante) opera prima, parzialmente autobiografica, di una giovane regista dal passato difficile, decisa a denunciare - parole sue - "come il corpo delle donne turche sia diventato ormai un campo di battaglia per la politica"...
Mustang racconta la storia di cinque sorelle adolescenti, cresciute senza genitori, confinate in un piccolo e sperduto villaggio a 500 km da Istanbul, la cui vita verrà stravolta da un'incredibile equivoco: suonata la campanella dell'ultimo giorno di scuola le ragazze si attardano a festeggiare in spiaggia (vestitissime) la fine dell'anno scolastico insieme ai colleghi maschi. Questo atto "sacrilego" scatenerà l'indignazione della retrograda comunità del borgo in sui vivono, facendo infuriare il loro zio/tutore/despota che le segregherà in casa per tutta l'estate, scollegandole dal mondo e cercando di sua iniziativa di affibbiarle in spose a cinque ragazzi loro sconosciuti, combinando dei matrimoni "riparatori".
MUSTANGCosi', a poco a poco, la casa di famiglia comincia a trasformarsi in una prigione, nel senso letterale del termine: le finestre vengono sbarrate, i cellulari e i computer requisiti, i vestiti "occidentali" lasciano il posto a lunghe tuniche color "merda di vacca", le lezioni scolastiche sono sostituite da corsi di "economia domestica". Inoltre, le ragazze vengono ciclicamente visitate dai ginecologi per sincerarsi e preservare la loro verginità, mentre in casa comincia la "sfilata" di visite di genitori con figli maschi in attesa di essere "sistemati". Logico, quindi, che questa educazione repressiva alimenterà a dismisura il desiderio di libertà delle cinque sorelle, le cui conseguenze saranno diverse a seconda del loro carattere, svariando dalla ribellione al dramma...
E' fin troppo evidente riconoscere in questa trama elementi di similitudine con un altro famoso film a tema, ovvero Il giardino delle vergine suicide di Sofia Coppola, tratto dall'omonimo romanzo di Jeffrey Eugenides. Le affinità però si limitano soltanto allo svolgimento dei fatti, in quanto le due pellicole sono profondamente diverse: se il film della Coppola è piuttosto un'allegoria, una rappresentazione estrema di un profondo malessere dell'opulenta middle-class americana, le protagoniste di Mustang combattono una lotta impari contro le assurde costrizioni di una comunità bigotta e ancora terribilmente legata a vetusti rituali patriarcali che stridono con il desiderio di integrazione di un paese grande e complesso come la Turchia nella comunità occidentale.
MUSTANGMustang è un film vitale, energico, di fiera denuncia sociale, che invita senza mezzi termini alla ribellione politica e culturale, che ci aiuta a comprendere quanto sia legittimo e inalienabile il diritto alla vita, e soprattutto ci fa capire quanto sia forte all'interno di ogni essere umano il desiderio di felicità e giustizia, tale da scavalcare qualunque avversità. E' una pellicola chiaramente simbolica, che lancia un messaggio chiaro: che l'ostacolo sia la recinzione di casa oppure il mare aperto (per tutti coloro che scappano da dittature, guerre, fame, calamità) ogni tentativo di arginare quello che non è umanamente arginabile è destinato a fallire... anche a costo di un prezzo, a volte anche altissimo, da pagare.

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