Fu poi la volta di Georges Méliès, che con Voyage sur la Lune (1902) diede una forta scossa alla fantascienza e all’immaginazione dei primi spettatori cinematografici grazie al suo viaggio sulla Luna. La sua creazione ebbe tanto successo che dallo stesso filone nacquero plagi più o meno evidenti (tra questi forse il più evidente è Excursion dans la Lune di Segundo de Chomón del 1908). La Luna divenne allora uno dei punti di riferimento per la fantasia cinematografica e vennero presto alla luce anche altri film più complessi come il britannico The First Men in the Moon di Bruce Gordon e J.L.V. Leigh (1919), ispirato all’omonimo racconto di H.G. Wells, purtroppo considerato perduto e presente nella lista dei “75 Most Wanted” della BFI (British Film Institute).
Ma anche Marte ebbe presto il suo filone di film, con l’italiano Un Matrimonio Interplanetario (1910) di Enrico Novelli (anche se in realtà l’incontro con i marziani avviene sulla Luna), ma soprattutto con il danese Himmelskibet di Holger-Madsen (1917) e poi, con il più celebre Aelita di Yakov Protazanov (1924), il quale contribuì ad influenzare, almeno a livello di costumi, molte altre produzioni fantascientifiche.
Ovviamente in mezzo a tutte queste pellicole uno spazio di riguardo se lo ritaglia Fritz Lang con due capolavori: il già trattato Metropolis (1927) ma soprattutto Una donna nella luna (Frau in Mond) del 1929, che prima avevo evitato volutamente di citare.
La lista dei film è relativamente lunga, ma quello che colpisce è la diversità dei paesi in cui questi film sono stati prodotti. Abbiamo, infatti, già citato produzioni provenienti dalla Francia, la Germania, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Danimarca, l’Ungheria ma anche l’Italia. Ed è proprio in Italia che ci soffermeremo ancora con Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola di Marcel Fabre (1913) uno degli iniziatori del genere fantascientifico d’avventura, senza dimenticare l’Uomo Meccanico di André Deed (1921) di cui abbiamo già avuto modo di parlare, e che con i suoi fantastici robot riuscì ad influenzare la cultura italiana (basti vedere nei fumetti Zagor o Topolino). Il tema dei Robot era però già stato trattato almeno con la serie The Master Mystery (nota per la collaborazione diretta del grande Mago Houdini).
Visto l’ampio spazio che il cinema ha dedicato a questo genere, ho deciso di far partire un piccolo progetto fantascienza che prevederà, almeno per questa prima settimana, la pubblicazione di una recensione al giorno di questo tipo. Ovviamente non ho potuto citare tutti i film che prenderanno parte al progetto ma solo fare una premessa generale al progetto probabilmente si modificherà nel tempo mano a mano che riuscirò a visionare nuovi film. In ogni recensione cercherò non solo di parlare della storia del film in generale, ma anche di inquadrarla all’interno del panorama fantascientifico. Lo scopo è quello di provare a vedere in linea di massima in che ambito il film si colloca in rapporto al filone fantascientifico e da dove gli autori hanno preso spunto ed eventualmente quanto poi queste produzioni hanno influenzato le opere successive. Inserirò, inoltre, una pagina speciale dedicata alla fantascienza per accedere con maggiore facilità a tutti i link relativi a questo progetto. Il mio fine è quello di creare una raccolta il più completa possibile su questo genere nel cinema muto.
Termino questa presentazione al progetto con il primo film di fantascienza, l’incredibile Charcuterie mécanique che ho citato all’inizio di questo articolo. Buona visione!