In presenza di un tasso di interesse particolarmente favorevole si deve essere sicuri che questo corrisponda effettivamente al tasso effettivo associato al mutuo e non ad un semplice tasso d'ingresso temporaneo.
Il tasso d'ingresso è un tasso d'interesse che può essere applicato dalle banche durante i primi mesi o i primi anni del mutuo e ha un scopo principalmente promozionale, a volte è un vero e proprio “specchietto per le allodole” con l'intenzione di attirare la clientela, infatti è decisamente più economico e apparentemente più conveniente del tasso d'interesse effettivo, quello applicato successivamente.
Il tasso effettivo, che bisogna considerare come il vero e proprio tasso d'interesse, è quello che determinerà la rata reale del mutuo e che il mutuatario si troverà a dover pagare per tutta la durata del finanziamento.
Un criterio utile per individuare subito il tasso a regime è il confronto tra le varie proposte dello spread, per capire il tasso finito, e del taeg, che tiene conto di tutte le spese relative al finanziamento, compresa l'eventuale presenza di un tasso di ingresso.