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Trento,una non troppo ridente cittadina, ingoiata dalle Alpi del nord-est, capoluogo di provincia del Trentino, nel corso delle epoche molti avvenimenti legati alla storia del vecchio stivale sono passati di qui, dai soldati romani alla conquista dell'europa, passando dal Concilio Vaticano del '400 fino all'oro di Hitler nella seconda guerra mondiale...avrà aiutato il fatto che sorge sulla principale via per l'Austria?Mha,chi può dirlo.
Con tanto peso storico sulle spalle non c'è da meravigliarsi che sia così seria e austera. Pur con tutta la sua serietà non si è fatta mancare un Muse...cos'è direte voi, bella domanda, sono contento che me l'abbiate posta. Dopo lunghe ricerche, non è che Google sia d'immediato aiuto in merito, ho scoperto cos'è un muse e cos'ha di diverso da un qualsiasi museo: il muse è un museo di nuova concezione che vuole mischiare tradizione e innovazione facendo vivere agli spettatori un viaggio sensoriale.
Tale fighettata non è la prima in Italia, la vicina Bolzano se ne era già dotata qualche anno fa, e quindi, ecco che il 27 luglio 2013 anche a Trento si è tagliato il nastro su un Muse nuovo nuovo progettato dall'architetto, pardon, archistar, Renzo Piano. Di nuovo non c'è solo il museo, infatti è stato creato un intero quartiere per poterlo accogliere: il quartiere "le Albere", che prende il nome dalla sede storica dei musei trentini, palazzo delle Albere appunto. Ok, fin qui le premesse...ce ne è abbastanza per tirare su lo zainetto, armarsi e partire.
Arrivo a Trento in treno, cosa utile, infatti, come è scritto sul sito del muse (http://www.mtsn.tn.it/), presentando il documento di viaggio del treno si ha diritto alla riduzione del biglietto, esco dalla stazione e mi dirigo verso il nuovissimo e stilosissimo quartiere delle Albere . Noto subito che il quartiere è talmente nuovo da sembrare fantasma, le case abitate sono pochissime, in compenso c'è una pace irreale che fa godere a pieno tutti gli spazi verdi ivi contenuti.
Districandomi nelle vie arrivo al Muse...di primo impatto sembra una partita a shangai finita male, poi però noto che, l'archistar, ha voluto riprendere l'andamento delle montagne per armonizzare la struttura con la natura circostante...ok, non l'ho capito da solo,l'avevo letto su internet, comunque, una volta capita la cosa, risulta anche riuscita.
Arrivo all'entrata e non trovo fila, sarà che era anche ora di pranzo, comunque entro, presento il mio biglietto ferroviario, pago l'entrata con la riduzione e via.
Mi viene consigliato di visitare il muse dall'alto verso il basso per seguire l'ordine dell'esposizione...buona idea,fatelo che ne vale la pena.
Senza rovinarvi il piacere della scoperta, posso dire che all'inizio si vede la parte montuosa/rocciosa del trentino poi, scendendo, ci s'inoltra sempre più in quella che è la fauna della zona alpina. L'unico animale vivo, a parte i pesci dei vari acquari, era una lucertola, poi per il resto è un pò il paradiso del tassidermista e il nirvana di Pluto: vi sono impagliate molte specie animali presenti nell'arco alpino, la maggior parte di loro è appesa nel grande spazio vuoto in mezzo ai vari piani del muse, gli uccelli sono liberi di oscillare, il che da la vaga impressione che volino.
Seguendo l'esposizione si arriva anche in una riproduzione, con piante vere, di una foresta tropicale, con tanto d'effetti sonori creati ad uopo.
Al piano terra ci sono una marea di postazioni interattive e d'installazioni hi-tech con cui ci si può meravigliare del livello tecnologico raggiunto.
Scendendo poi nel piano interrato c'è tutta la parte preistorica, che fa capire perchè i cani non possano entrare, e c'è posto anche per uno scheletro di balena.
Una volta arrivati qui si può tornare a giocare con le postazioni interattive dove c'è del personale pronto a spiegare come funzionano i giochi ludico/scientifici, il personale è presente anche in tutto il muse, pronto a rispondere a qualsiasi domanda, inoltre, cosa anche questa innovativa, si può fare foto ovunque e a qualsiasi cosa.
Bilancio della visita?Bel quartiere, bellissimo museo fatto anche a misura di bambino, struttura moderna e interattiva...però non è stata in grado d'esaltarmi, forse un pò troppo fredda, troppo moderna, o forse, bisogna abbandonare l'idea che sia un museo, in effetti è un Muse...un museo a cui manca una "o".
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