Dopo l'ultimo articolo sull'artista più pagato al mondo ritorniamo sul tema dei graffiti.
Questa volta però non si tratta di figure fantastiche e tags ma una sorta di graffito optical-geometrico che sfrutta le tonalità di colori per creare giochi di profondità e rendere dinamica anche una semplice parete.
Lui, Matt W. Moore, ha soprannominato il suo stile artistico "Vectorfunk", infatti si basa principalmente di forme astratte che si "muovono", se così si può dire, ad un ritmo caotico e apparentemente disordinato quasi guidato dalla situazione del momento.
Le sue opere "digitali" spesso coprono intere pareti e delimitano campiture piatte e talvolta velate, che creano nell'osservatore sensazioni veramente particolari, fatte di un misto di irrequietezza e stupore che non lasciano distogliere l'attenzione da questi mondi in due dimensioni.
La sua bravura lo ha inoltre portato a collaborare con grandi marche internazionali come:
Ray-Ban, nota marca di ottica che ha chiesto all'artista un pattern per le montature dei suoi occhiali.
Alamond Surfboards, azienda di abbigliamento e tavole da serf americana che ha fatto decorare alcune tavole in edizione limitata.
Apple, per la realizzazione di un wallpaper inserito della libreria base di tutti i mac di ultima generazione.
Wired, rivista di tecnologia e attualità che ha chiesto all'artista 20 immagini rappresentative di varie categorie di applicazioni che sono state pubblicate nel numero speciale della rivista "app guide".
Heineken, produttrice di birra che in occasione della design week milanese ha lanciato una linea di bottiglie in alluminio glow in the dark.
Ha persino lanciato una linea di abbigliamento e di oggettistica realizzata basandosi sulle forme che lo ispirano di più. Ecco i negozi online:
GLYPHCUE CORE-DECOabbigliamento oggettistica
Se volete tenervi aggiornati sulle ultime creazioni dell'artista visitate il suo blog e sito web:
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