Vi avevo già presentato il progetto delle mie scarpe QUI. Finalmente una decina di giorni fa sono arrivate in pelle&lacci e in tutto il loro variopinto splendore. Inutile dirvi…che dal vivo sono molto meglio. E non lo dico perchè le ho disegnate io, anzi. La qualità di un prodotto si apprezza quando si ha tra le mani; quando, da tecnica e rompipalle quale sono, ne ho spulciato tutti i dettagli, dalle cuciture alle rifiniture, a caccia di un difetto o di un errore. Che non ho trovato. Ma andiamo con ordine…
Partendo dal guscio. La scarpa, come promesso, è arrivata dentro la sua scatola personalizzata con la grafica da me fornita stampata su carta lucida. Scatola calamitata con tutti i dettagli (nome del modello, numero, ecc) stampati su un lato. Già da fuori si presenta parecchio bene. Peccato rinchiudere un contenitore così bello nella scarpiera…io, per il momento, lo tengo esposto!
Aprendo la scatola è uscito fuori il tipico odore di scarpa nuova…e di pelle! (sì, pelle, non odore di plastica che fuoriesce quando compri le sneakers di alcuni brand noti con il logo a forma di baffo) Non ho resistito e come un bambino il giorno di Natale, le ho scartate velocemente, levandole dalla velina in cui erano state amorevolmente riposte. Gioia, emozione ed un pizzico di commozione. Erano proprio come le avevo disegnate e come le avevo immaginate. Cuciture perfette, tagli precisissimi, nessun odore di colla. Alta manualità ed artigianalità che si vede e si tocca.A quel punto le ho dovute indossare. E ho dovuto ammettere che erano anche comode. Non leggerissime, ma nemmeno eccessivamente pesanti. Il numero giusto (ho preso un 38 anche se solitamente ho il 37/37,5 e devo dire che la taglia è perfetta), il fitting corretto. Unico appunto il punto di colore del verde acqua: lo avevo immaginato più “tiffany” e meno “petrolio“, ma il alla fine è il giusto mix di entrambi che non stona con il fuxia (che è un magenta pieno) ed il giallo (nè limone, nè pulcino, nè uovo…è un giallo giallo)!!! E secondo mini-appunto: i lacci…troppo fini per i miei gusti (ma quelli si possono agilmente cambiare, visto anche il trend della stringa-alternativa). Me le sono infilate entrambe e sono uscita a fare due passi… Inutile dire che non passano inosservate e che, anche se siete in tuta da ginnastica, danno un tocco di stile (ed io in tuta ci passo parecchio tempo…per lavoro, eh). Auto-complimenti a parte, sono davvero entusiasta della qualità, della fattura e del risultato. Capisco che hanno un prezzo (159 €) ma è giustificato dalla cura con la quale sono realizzate, dall’originalità del design e dai materiali davvero buoni; e dal fatto che sono una serie limitata MADE IN ITALY. Tutti “dettagli” che, normalmente, nelle scarpe di plastica prodotte in Cina in quantità industriali che indossiamo quotidianamente (e che hanno il coraggio di farci pagare anche 120 €…e più), mancano quasi del tutto. Ecco, l’ho detto!Vorrei metterle tutti i giorni, ma le conserverò intatte per la Female Jam dell’8 marzo. Ma dopo quella data…le finirò! Se anche a voi piacciono potete ordinarle online QUI ed avere il vostro esemplare UNICO direttamente a casa vostra. Io, intanto, faccio ancora una volta i complimenti al team superprofessionale di Alive Shoes. Se non sono il modello per voi, potete comunque sharare e supportare il progetto cliccando QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI qui QUI…;)
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