my endorsement, come quelli veri

Non proprio come quelli veri, loro lo facevano ieri, o l’altro ieri, quando serve. Io lo faccio oggi, perchè non voglio che serva ad altri; voglio, però, che si sappia, almeno a chi interessa, dove ho messo la mia crocetta.

Sono d’accordo con quelli che se avesse vinto Renzi… non si sarebbe candidato Berlusconi, probabilmente Monti, non ci sarebbe stata una pessima campagna elettorale, non avremmo i patemi che abbiamo per il Senato etc. etc. Se avesse vinto Renzi alle primarie più che tutto questo avremmo avuto soprattutto una speranza di cambiamento. Può non sembrare molto, e non lo è in effetti, ma a volte è più che sufficiente.

Renzi ad ogni modo non c’è, e quindi la premessa irreale è fatta. Veniamo alla realtà, partendo dall’inizio. Ho deciso di andare a votare (nonostante gli scandali, l’antipolitica, la sconfitta di Renzi) e lo faccio per un motivo molto semplice: che vinca uno o l’altro le cose cambiano, non è vero che sono tutti uguali. C’è differenza tra sentire il fango sopra la testa, e il fango all’altezza del collo. Un governo piuttosto che un altro cambia le cose. Secondo: non pretendo nè mi aspetto che un intero paese come l’Italia voti e poi legiferi su questioni per me fondamentali come quelle dei diritti e del fine vita. Desidero fortemente, però, che il paese imbocchi un cammino che porti in quella direzione. Su questi temi, proprio perchè sono temi irriducibili, la peggior cosa si possa fare, strategicamente parlando, è essere irriducibili, e magari fare cadere o minari governi. Per molta gente normale, che lavora onestamente e si impegna in quel che fa, avere un governo che libera o crea risorse anche nell’ordine delle decine di migliaia di euro -poca cosa, nel bilancio di uno stato, o nel rendiconto dell’attività di governo- significa lavoro, stipendio, vita. Queste cose, poi, non entrano nei dibattiti, però avere un governo che libera o crea queste piccole risorse cambia le cose e i benesseri di molti. Cerco, infine e insomma, una coalizione, un partito, una persona in grado di governare.

Volevo comunque votare il Movimento cinque stelle alla Camera, ma poi ho scelto di fare il triplete (voto anche per il consiglio regionale lombardo). Ho votato per il PD, e l’ho fatto perchè:

anche se Renzi ha perso credo che fra cinque anni vincerà le primarie e le elezioni, e tiferò per Civati al prossimo congresso (spero che sia questo l’accordo che hanno preso)

Bersani mi piace, è affidabile onesto e di parola, nonostante non lo veda vicino al cambiamento che vorrei avvenisse nel partito e nel paese. Mi piace anche se ha cavalcato troppo l’imitazione di Crozza, fino a diventare lui stesso la parodia della sua imitazione. Spero la smetta di accentuare l’emiliano del suo modo di parlare

perchè sono gli unici che hanno un programma credibile, anche al netto delle iperbole da campagna elettorale.

perchè hanno fatto finalmente un percorso abbastanza limpido in questi ultimi anni, mantenedo una linea chiara, per chi voleva ascoltarla.

perchè mi basta, per questi cinque anni, migliorare quel tanto che basta per avvicinarci al concetto di paese normale e abbastanza sano, che non preoccupa. Bersani questo lo può fare. Per il cambiamente vero che vorrei sono disposto ad aspattare il prossimo turno, lì ci sarà, per me, la dead line.

perchè il centrodestra semplicemente ripudia il principio di non contraddizione quando invece il principio di non contraddizione è il cardine della nostra esistenza.

In ultimo alcune previsioni:

l’affluenza sarà in calo, ma non sarà drammaticamente più bassa (il più a causa del periodo in cui si vota e del mal tempo)

il PD vincerà alla Camera, in Campania e in Sicilia, perderà in Lombardia e non avrà la maggioranza al Senato. Ambrosoli, però, vincerà la RegioneLombardia. Il M5S sfonderà il 20% dei consensi.

Dopo i primi giorni di euforia non avremo niente da festeggiare.