My #london 2012 diary. Part two.

Creato il 10 agosto 2012 da Missbailing

Pronta per una giornata horse-free con marinière e ballerine bicolori di Porselli.

Me ne vado dritta a Pembridge Road dove lunedì pomeriggio avevo adocchiato degli stupendi bracciali vintage e per strada mi imbatto nientepopodimenoché nella bevanda più cool del momento: il Bubble Tea.


Curiosa come una scimmia potevo non assaggiarlo?!
Come battesimo della bolla ho scelto un gusto basico: green tea al passion fruit con perle di tapioca dal sapore non meglio identificato.
Impressioni? Un delirio!

Appagata dal super beverone rinuncio saggiamente all’acquisto degli agognati bracciali di smalto (colpevoli di costare 89 sterline l’uno) e mi dirigo verso Portobello Market tra casette deliziose, rampicanti fioriti e bandierine olimpiche.

Rifletto seriamente sulla possibilità di comprare un baule vintage o una mazza da polo…

Da brava Instagram addicted fotografo due gatti in vetrina…

… e mi immortalo in ogni specchio disponibile.
(Sunglasses courtesy of Pollipo’; marinière, Muji; necklace, Pomellato).

Che vi dicevo?
Qui sono nel camerino di Allsaint Spitafield e sto riflettendo seriamente sulla possibilità di investire metà del budget pro-Bayswater in un giacchino di pelle stile biker.
(Skirt, COS; marinière, Muji; sunglasses, courtesy of Pollipo’; bangles, Angela Caputi and LV).

Dopo aver dilapidato metà del budget pro-Bayswater nel suddetto giacchino stile biker girello oziosamente tra le bancarelle di Portobello Market.
Ragazze, parliamoci chiaro: i famosi vestitini Portobello style sono il regno del poliestere made in China e non si possono proprio guardare (nonostante le fantasie tutte uccellini e cerbiattini avessero un loro perché), ma…
MA c’è una bancarella stupenda che vi consiglio assolutamente: quella di Stefania Gatti, designer italiana trapiantata a Londra che cuce fantastiche gonne di cotone etno-chic e harem pants impalpabili in seta indiana dai colori incantevoli!

Soddisfatta del mio shopping vado a pranzo da Gordon Ramsey in Bread Street.

Roasted cod with crushed potatoes, artichoke and salted capers.
Gordon lo sai che ti adoro, ma quella salsetta marroncina dal dubbio gusto burroso e dalla consistenza appiccicosa non te la potevi risparmiare?!?

Peach and summer berry Knickerbocker Glory.
Gordon, non per fare la difficile, ma una pesca bianca (magari tabacchiera) invece delle pesche simil-sciroppate no, eh?
E magari una coulis di lamponi freschi invece dello strato di jelly sul fondo del bicchiere?!

Dopo pranzo vado da Harvey Nichols e da Harrod’s per vedere di risolvere una volta per tutte la questione Bayswater.
Risultato:
Il colore che voglio io esiste solo su Mytheresa.
La borsa su di me appare pericolosamente oversize.
La Reed Krakoff che a Parigi avevo giudicato troppo rigida mi si sta rivalutando.
La Falabella 3 catene è proprio bellina.
Ho dilapidato metà del mio budget nel biker jacket e mi sento depressa.
E’ tardi e devo andare in aeroporto che tanto lo shop di Mulberry c’è anche a Gatwick.
E invece no: lo shop di Mulberry è solo a Heatrow e Stansted e oltretutto il menu del giorno della Club Europe British prevede pasta con il pollo.
Pasta con il pollo? Ma chi c’avete come chef, Buddy Valastro?!?

Goodbye London2012!

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