my name is pinocchio…

…and I am in the puppet show. Cosi’ cantano i miei bambini. E si’ Pinocchio e’ un personaggio senza tempo che conoscono tutti, grandi e piccini, un personaggio senza frontiere, rinomato in tutto il mondo (Milano-Londra-Sydney, ovviamente). Pinocchio e’ globale, un’icona della globalizzazione, o molto piu’ semplicemente e’ un personaggio famoso. Fancy and famous. Quindi quando un’amica Italiana esperta in news shearing (ciao, Piera) mi ha girato questa mail con la novita’ natalizia di Valsecchi 1918 (www.valsecchi1918.it) ho pensato: immediate post, che, per chi mi conosce, significa tra un paio di giorni. E allora eccomi qui, a parlare di Pinocchio. Ma non il burattino del puppet show della canzone, ma il personaggio simbolo del mio Paese (e dell’azienda Valsecchi) che per la collezione Stickcollection si e’ trasformato in un servo muto, un piccolo tavolino giocoso: Pinocchio service-table disegnato da Luigi Baroli. Che per il Natale si colora di rosso e argento. Un complemento ludico, un aiutante irriverente – riuscite a immaginare un Pinocchio capace di stare fermo immobile con un piano sulla testa? – un riferimento all’ironia e alla leggerezza con cui affrontare il design, un modo easy per sdrammatizzare il ruolo dei progettisti. All good. Anzi more good, perche’ l’azienda Italiana pensa anche all’ambiente. Il legno di faggio massello del tavolino arriva da foreste ripiantate e le tinte sono tutte naturali. Un’idea affettuosa, spiritosa, designosa.