C'è un prima e un dopo, e non è solo questione di cosmesi, anzi. E' come aprire una porta che mi porta in un mondo diverso. Questo forse spiega perchè abbia una vera ossessione per tutto quello che è detergente/struccante. Ma andiamo con ordine e iniziamo a vedere cosa uso, per aprire magicamente questa porta (avevate colto la citazione, vero?).
Lo sfondo di questa foto è una delle new entry più recenti: sono gli asciugamani Krama di Ikea, quelli per bambini. In una confezione ne trovate 10 (quando li ho presi io ce ne'erano 12, ma vabbè) a 3,79€ e sono cotone puro al 100%. Non volevo più usare i dischetti, chè sono uno spreco e una continua fonte di inquinamento, ma nemmeno spendere un patrimonio per una salvietta di microfibra: allora avevo preso dei pannetti in microfibra al supermercato - quelle per fare le pulizie, esatto. Poi una riflessione della Dama Bianca sui possibili coloranti dannosi mi aveva insinuato dei dubbi....e ho trovato questa soluzione. Mi piace moltissimo, e credo davvero che sia la definitiva.
Il primo passaggio è struccarmi gli occhi: uso sempre un prodotto specifico. Attualmente sto quasi per finire questo della ViviVerde della Coop, inviatomi da Pamela di Pam's Blog (ancora grazie!!) e di cui vi parlerò meglio a breve... vi basti sapere che io continuo ad essere infinitamente dispiaciuta di non avere una Coop vicino.
Poi lavo via tutto il resto con il Mai Senza della Lush- abbiamo già detto che questo nuovo nome che hanno dato al loro detergente più bello non sostituirà mai il suo vero e originario nome, vero?- : oltre ad avere un delizioso profumo, fa anche quel leggero scrub quotidiano che male non è.
Dato che ultimamente avevo brufoli ovunque, passo poi a una cura "mirata" con il detergente e il tonico della Active Pureness della [ Comfort Zone ]: sono due travel size, ma mi stanno durando a lungo. Credo di essermene innamorata senza se e senza ma: non ho cambiato altro nella mia routine, nè cosmetica nè alimentare, ma i miei brufoli hanno deciso di sparire.
Fatti questi due ultimi passaggi, sono pronta per infilarmi il pigiama e oltrepassare la porta che vi dicevo all'inizio: è così che inizia la mia parte di giornata dedicata al "piacere". Il tempo davanti a me, dopo, è tempo per me, mio marito, questo blog. Per chiacchierare con mia madre o con quella che è mia sorella, anche se all'anagrafe non so perchè vanno dicendo che sia mia cugina, per provare a lavorare a maglia o per cucinare una torta. E', insomma, tempo di affetti, famiglia e cure.
Anni fa struccarmi era un momento noioso che molte volte evitavo. Con il tempo - e un paio di orzaioli feroci- ho capito che avevo davvero bisogno di detersione dopo aver affrontato una giornata di auto, città, ufficio e cosmetici vari. Poi, ho capito che anche io avevo bisogno di togliermi dall'anima le meschinità, le bugie e le brutture con cui devo confrontarmi ogni giorno. In quei cinque minuti in cui tolgo via mascara, fondotinta e rossetto ripenso alla mia giornata e "ripulisco" anche lei.
Per questo struccarmi oggi per me è un rituale così importante: non tolgo solo il trucco. Porto via tutte le brutture della giornata.
p.s. se vi state chiedendo come un post sullo struccarsi abbia preso una piega così filosofica, sappiate che lo sto facendo anche io. Ma credo sia solo l'ennesima dimostrazione di come certe cose non siano così frivole come si suppone.