MyROMA replica a Pallotta: ASR poco intuitivo? Tutte le big hanno un acronimo nel logo. Disponibili ad un incontro per portare le nostre idee

Botta e risposta tra il Presidente della AS Roma Spa Jamese Pallotta, negli States per seguire la tournee della squadra, e l'associazione di tifosi MyROMA, AS Roma Supporters Trust, sulla questione logo che continua a tenere banco in casa Roma.
MyROMA, l' azionariato popolare giallorosso, si è fatta portavoce del malumore di parte della tifoseria che non ha digerito la "sparizione" dell'acronimo ASR dallo stemma fin dal lancio del nuovo logo, a fine Maggio, a seguito dell'assemblea dei soci che hanno espresso il non gradimento per il restyle e per la mancata consultazione con la tifoseria per un'operazione rilevante come questa(dettagli assemblea dei soci e comunicato).
In un'intervista al quotidiano "Il Romanista", Walter Campanile, replica alle parole(in basso) del Presidente Pallotta rilasciate a giornale Boston.com.
“Ribadiamo ancora una volta che il discorso di Pallotta sul nuovo stemma non sta né in cielo né in terra. Noi non smetteremo mai di contestare questo stemma, ma non ci limitiamo solo a contestare, proponiamo anche soluzioni”. Così il presidente di MyROMA, Walter Campanile replica alle parole del presidente Pallotta sul nuovo logo che tanto sta facendo discutere la tifoseria. 
Quindi avete una proposta da fare alla dirigenza?
“Si, abbiamo una proposta. Alcuni esperti grafici, che conoscono la storia del club, hanno lavorato sullo stemma. Il rifacimento va sia incontro alle esigenze di marketing sia a quelle dei tifosi, visto sche tiene in considerazione la nostra storia.
Pallotta sostiene che il nuovo logo sia più intuitivo
“A me sembra che il Sig. Pallotta e i dirigenti giallorossi fraintendano i romanisti con gli abitanti di Roma città, i tifosi della Roma con i simpatizzanti della Roma. I turisti che vengono a visitare questa splendità città non sono tifosi della Roma... La mia paura è che in questa loro confusione si radichi nella pseudotifsoria in giro per il mondo.
 “ASR” è stato tolto perchè, secondo Pallotta, in pochi capivano a cosa si riferisse
“Chiederei agli amici di Pallotta se conoscono tutti gli acronimi dei principali 20 club europei. Tuttti e venti non hanno il nome della città sul proprio logo, ma degli acronimi. Anche il BocaJuniors non ha scritto il nome della sua città sul logo. Tutti i più grandi club mondiali hanno degli acronimi. Il nome lo si fa conoscere con le vittorie, non cambiando logo.
Avete un incontro in programma con la società per discuterne?
“Si, a Riscone Zanzi mi ha detto che ci saremmo visti a Trigoria, solo che poi c'è stata la partita in Grecia e la tournée americana. Adesso siamo in attesa del rientro della squadra e del management per poter avere questo incontro. E' arrivato il momento di dimostrare che il club vuole venire incontro ai tifosi come più volte detto dallo stesso Zanzi”.
Pallotta: Lo stemma? Asr non era chiaro.
"Non è semplicemente 'ok vogliamo cambiare il logo'. E' proprietà intellettuale. Quante squadre a Roma hanno la sigla ASR? La squadra di nuoto? Il team di equipaggio? E' ASR, noi non possediamo tutto ciò", ha spiegato Pallotta durante l'allenamento di venerdì come riportato dal quotidiano Boston.com.
"Costruendo il brand molta gente non sapeva cosa fosse 'AS'. Molti mi chiedevano: "Hei, come va l'AC Roma". E questo mi ferisce più di ogni altra cosa".
Venerdì mattina, Corner Kicks ha ricevuto 21 mail dai rappresentanti di MyRoma, un'associazione di tifosi non felici per il cambio di logo. Rappresentanti di media italiani hanno riferito di aver ricevuto la stessa email. MyRoma afferma che il logo genera confusione, fa sembrare che la città di Roma sia stata fondata nel 1927 piuttosto che nel 753 a.C. Pallotta non è d'accordo: "Quante persone vivono a Roma? Quattro milioni, qualcosa del genere? Io ne prendo 21", ha detto con un sorriso. "Nessuno capisce cosa significa AS e, alla fine, è una squadra di calcio a Roma. Roma è piuttosto semplice, a tutte le età". Sulla tournée americana continua: "Ho apprezzato molto la mia squadra a Kansas City. Park di Kansas City è incredibile. Questo è uno dei migliori impianti che ho visto con 20.000 persone nel paese. Ho parlato con Garber mentre ero qui, perchè vorremmo mantenere un rapporto per l'intero campionato. Che cosa ne verrà fuori non lo so ma sono sicuro che vorrei fare qualcosa in più, soprattutto dopo aver visto l'All Star Game".
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