Sarnico, agosto 1938. Gli abitanti sono tutti eccitati per l'imminente gara di canto di uccelli, che da anni rende onore al piccolo paese. Ognuno vorrebbe aggiudicarsi la vittoria, da troppo tempo ormai di proprietà di Carlo Astolfi che, con metodi non proprio legittimi, riesce sempre ad aggiudicarsi il premio. Vorrebbe vincere soprattutto Guido Arcangeli, cognato dell'Astolfi, che, punto nell'orgoglio dal fatto che l'uccello del rivale canta che è una meraviglia e il suo no, cade vittima di una sorta di esaurimento che gli causa fallimento anche sotto le lenzuola, lui che, si sa, non si è mai sottratto ai suoi doveri, né con la moglie, né con le altre donne del paese. Vorrebbero vincere tutti, in realtà, chi per un motivo, chi per un altro. E tutti sono disposti ad adottare la tecnica migliore per arrivare sul podio. Partono così le complicate e bizzarre vicende di tutti i protagonisti di questo romanzo, una storia che si legge molto volentieri, col sorriso sempre sulle labbra.
"Maledetto uccello".
Così esordì Guido Arcangeli la mattina del 20 giugno 1938. Sua moglie Angelina si girò nel letto senza proferir parola e trascinò con sé il lenzuolo. La défaillance del marito non le era parsa una tragedia. Anzi. Per una notte era stato un piacere dormire senza prestarsi agli obblighi matrimoniali. Guido si diede una grattata alla spala, intarsiata dalle righe del materasso, e infilò un paio di pantaloni e una canottiera.
"Maledetto uccello", fece ancora uscendo dalla camera.
NEMMENO LE GALLINE - ALESSIO MUSSINELLI
EDITORE: FAZI / LE MERAVIGLIE
PREZZO DI COPERTINA: € 14,90