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N come Nicolò

Creato il 13 maggio 2013 da Bussola

La scelta del nome di un bambino è sempre un momento molto delicato e tenero da parte dei genitori. Un nome è un nome, e accompagna la persona in maniera inequivocabile per tutto il suo percorso di vita.Ho sentito dei nomi di persona improbabili e ho sempre pensato all’imbarazzo di quelle persone ogni volta che dovevano presentarsi a qualcuno. Perché il tuo nome non te lo scegli tu, ma te lo appioppano gli altri, e se ti dice sfiga che i tuoi genitori abbiano troppo il senso dell’umorismo o poco quello della decenza, tu sei  in un bel casino a vita.Vi lascio un brevissimo elenco di nomi trovati su internet in base ad una ricerca sui numeri telefonici regolarmente registrati in elenco.Culetto CandidoCapezzoli RosaCosta SmeraldaVacca FeliceFiore SeccoAmabile CuscinoSesso GenerosoE l’elenco continua ancora per molto. Leggete qui se l’argomento vi stuzzica.Ora quello che dico io, se già ti dice sventura nera che la famiglia si porta dietro un cognome terrificante come Culetto, Capezzoli etc, perché, dico perché, aggravare questo scenario nefasto anche con un nome? Se mi fossi ritrovata una volta nata con un braccialetto riportante uno dei succitati nomi, appena raggiunta l’età della ragione sarei corsa all’anagrafe non solo per farmi modificare i miei dati ma anche chiedere un innesto in un albero genealogico di un altro ceppo familiare, perché gente che affibbia nomi così a cavolo non merita di cambiare i miei pannolini.Fortunatamente il mio cognome era molto più umano, e i miei genitori avendo un po’ di sale in zucca, hanno potuto scegliere in piena libertà secondo i loro personali gusti. Mi chiamo Danila. Un nome che mia madre scelse perché conobbe in collegio una ragazza con quel nome. La ragazza le sembrò particolarmente elegante e raffinata, in parte grazie anche a quel suo nome aristocratico così poco comune nel sud Italia.Mia madre fece un certo periodo in collegio nella sua infanzia, pur essendo di ottima famiglia, perché orfana di madre. Al tempo per assicurare un’ottima istruzione e conoscenza delle buone maniere in tali sfortunate situazioni, si spedivano i figli in collegio. Questo mi ha fatto sempre vedere mia madre, da bambina, come una sorta di mix tra Pollyanna e Candy Candy.Il mio nome da piccola lo tolleravo a mala pena. Non riuscivo a trovare nessuno con il mio stesso nome. Mi sentivo una sorta di Gulliver nel mondo dei Lillipuziani. Ero alla ricerca di un mio alterego, uno che avesse il mio stesso nome. Pensavo “Chissà quanto sarebbe figo poter dire, ma dai anche tu ti chiami così? Abbiamo lo stesso nome”.Non so per quale motivo, ma da piccola questa cosa, mi sembrava di imprescindibile bellezza.Crescendo poi ho imparato ad apprezzare più il mio nome per la sua particolarità, e quelli che un tempo erano meravigliosi nomi comuni, un giorno divennero nomi sputtanati.E ora veniamo a N come Nicolò.Quando Nicolò non era ancora Nicolò, ma era fagiolino, di sesso indefinito, io e Fab ci siamo lanciati, non avendo molto altro da fare oltre che prendere integratori e correre in bagno per le nausee, in una ricerca matta e disperata del nome perfetto.Uso il plurare perchè Fab si è sempre immedesimato nella mia gravidanza, arrivando ad oggi che è al sesto mese pure lui.A me piacevano i nomi da bambino Niccolò e Mattia, Fab all’elenco cancellava Mattia aggiungendo Lorenzo. Niccolò mi disse che se pur molto bello lo preferiva nella versione con una c. Io continuavo a tifare per la versione con due c.Alla fine ci accordammo che per un maschietto il nome più papabile sarebbe stato Nic(c)olò, una volta appurato il numero di c da inserireSulle femminucce eravamo molto più indecisi, io avrei voluto un nome ben augurante come Gaia, Ludovica, Azzurra, Aurora, al contrario Fab considerava questi nomi un pò troppo stucchevoli  ed era in un trip con i nomi Fiammetta e Camilla.Alla fine l’ecografista ci decretò un maschietto e quindi la fine dei giochi. Avevamo il nome, bisognava appurare solo il numero di c.Il nome Niccolò lo avevo proposto io perché era legato ad un ricordo di bambina. Ero incappata nel nome, leggendo il Milione, il libro di Marco Polo, in una versione riadattata per bambini. Niccolò era il padre del leggendario Marco. Quel nome mi sembrò all’epoca così particolare con le due C e  l’accento sulla O. Mi sembrò un nome che profumasse di spezie, di avventure lontane di mondi sconosciuti. E’ per lo stesso motivo che ora volevo darlo a mio figlio.Tornando a Lecce per le vacanze di Pasqua, andai a cercare tra i miei libri di infanzia, il Milione. Con mio grande stupore mi sono resa conto che ricordavo male, il padre di Marco Polo non si chiamava Niccolò ma Nicolò. Davanti a questo, non sono riuscita più a convincere Fab che Niccolò era comunque preferibile, o almeno quello che io preferivo. Dopo una serie di prese in giro da parte di Fab, il nome Nicolò  con una sola c è stato acceso come definitivo.Questa è la storia della scelta del nome. In realtà ne esiste un’altra di eguale fascino, se non maggiore, per la quale sembra che sia il nome che abbia scelto noi.N come NicolòCercando sul libro dei nomi, il significato di Nicolò, una volta orami già decretatolo come definitivo, ho magicamente rivisto  nel significato del nome la nostra storia.Ve la riporto di seguito.Nicola, Niccolò, Nicolò, Nicoletta derivano dal nome greco e bizantino Nikolaos, composto da nike “vittoria” e laos “popolo, moltitudine”,  e significa “vincitore tra i popoli”.Quale miglior modo per definire una gravidanza così tanto cercata e così tanto attesa?!In latino divenne Nicolaus. Nicola, vescovo in Asia Minore nel III secolo, per il suo spirito caritatevole venne considerato Santo quando era ancora in vita. Fu martorizzato e ucciso durante le persecuzioni contro i cristiani dell’imperatore Dioclezano. Canonizzato Santo viene festeggiato il 6 Dicembre. La fama del Santo è universale; è il leggendario Santa Claus dei Paesi Anglosassoni e il Nikolaus della Germania, i dispensatori dei doni della notte di Natale.Quando l’ho letto non ci potevo credere.E’ insomma il mitico Babbo Natale!!!! Il concepimento di Nicolò è venuto a conti fatti proprio la notte di Natale, come meraviglioso dono lasciato a noi da Babbo Natale.Quel nome apparteneva al bambino più di ogni altra cosa. E ne ho avuto conferma solo quando lo avevo già scelto.

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